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Trasmissione & Savoir-faire

Cheval Blanc Paris, il nuovo edificio parigino

Un immobile storico, un cantiere monumentale, un lusso esagerato. L’hotel che tiene in fermento Parigi è all’altezza della sua leggenda, ma sono tutti da scoprire anche i suoi interni raffinati e il confort che ha da offrire ai suoi ospiti.

Si tratta di un edificio da favola, di quelli che fanno sognare i parigini e non solo: un immobile in stile Art déco, costruito dall’architetto Henri Sauvage per i grandi magazzini Samaritaine e dichiarato monumento storico, che si staglia imponente lungo le rive della Senna, nel cuore di Parigi. Dopo cinque anni di lavori finalmente ha nuova vita, trasformato da LVMH e dagli architetti Peter Marino et Édouard François, diventando il primo hotel urbano della catena Cheval Blanc.

© Boby Allin

La visita comincia sulla quasi du Louvre. Appena oltre le porte della hall, ci si immerge in un’atmosfera calda e accogliente. La luce dorata crea magnifici giochi di colore con gli immensi pannelli di ottone intarsiati in mica, mentre il personale si muove con eleganza indossando sofisticate uniformi firmate da Guillaume Henry, direttore artistico di Patou, il tutto sotto un dipinto sui toni dell’azzurro del pittore Georges Mathieu. Ci si dirige poi verso il Limbar, non senza aver prima ammirato i pavimenti in marmo policromo e sulla scia delle fragranze realizzate su misura da François Demachy, naso dei profumi Christian Dior. Dal primo caffè del mattino all’ultimo cocktail della sera, passando per un pranzo leggero o una merenda golosa, questo confortevole ristorante incarna appieno lo spirito chic e dinamico della capitale, il suo cuore pulsante.

© Boby Allin
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In seguito ci si può rilassare alla Dior Spa Cheval Blanc Paris. Si tratta di 1000 metri quadrati di pura serenità, tra la favolosa piscina lunga 30 metri in mosaico, il bagno turco, la cascata di ghiaccio, la Hair Spa Rossano Ferretti e lei sei “suite” per i trattamenti, dove ci si perde nella piacevolezza di deliziosi rituali di bellezza.

© Boby Allin
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I piani dal 2° al 6° sono dedicati alle camere e alle suite. L’hotel ospita solamente 72 camere, spaziose (non meno di 45 metri quadrati) e dotate di vetrate che offrono una vista spettacolare di cui godere direttamente dal proprio letto o divano, o addirittura dalla vasca da bagno. Provi a immaginare: sotto i suoi occhi il fiume che scintilla, il Pont Neuf, l’Île de la Cité, il Louvre e all’orizzonte i tetti di Parigi, mentre governanti e maggiordomi attenti le dedicano speciali attenzioni e i suoi figli, incantati, giocano presso Le Carrousel, un’area giochi e intrattenimento fatta apposta per loro. Ma la Maison ha anche altre argomentazioni per sedurla: i suoi ristoranti. Oltre al Limbar, al primo piano si trova Plénitude, il ristorante gastronomico dello chef stellato Arnaud Donckele, mentre al settimo si trovano Le Tout-Paris e Langosteria, con i loro terrazzi a giardino. I due ristoranti, con panorami mozzafiato sul nord di Parigi e sulla basilica del Sacro Cuore, propongono il primo un’elegante cucina in stile brasserie, e il secondo una raffinata cucina italiana, con piatti soprattutto di mare.

© Boby Allin
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Infine, a conclusione di questa visita privata, un piccolo segreto: Cheval Blanc Paris nasconde, al’8° e 9° piano, un appartamento arredato come una vera casa, con muri coperti di opere d’arte, mobili pregiati e dettagli inediti (tra cui una rampa di scale dall’aspetto di una pianta rampicante, appositamente realizzata dalla scultrice Claude Lalanne), e dotato di una sublime terrazza e della sua piscina privata.

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