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Arte & Cultura

L’arte del retail

Da sempre, la passione che unisce LVMH al mondo dell’arte ispira creazioni straordinarie, frutto di mestieri rari e di savoir-faire d’eccezione.

Offrire ai clienti un’esperienza artistica

Al di là delle iniziative di mecenatismo, dai primi anni del XXI secolo LVMH e le sue Maison hanno promosso attivamente una combinazione unica di arte e architettura volta a trasformare l’esperienza del cliente e condividere la passione per la bellezza con il maggior numero di persone possibile.

Le opere aggiungono una dimensione artistica a flagship store, boutique e altri spazi dove si inseriscono con la più grande naturalezza perché scelte in base ad affinità elettive e selettive, rispecchiando una creatività senza compromessi. Un’arte, quella presente nei nostri spazi retail, che genera emozioni e trasmette all’istante i valori di una Maison.

© Gabriel de la Chapelle
© DR Guerlain

Arte e art de vivre

Una scultura monumentale si erge nelle acque cristalline della laguna: un arco in rame con ali metalliche che riflettono i raggi del sole. Siamo alle Maldive, all’hotel Cheval Blanc Randheli, dove l’artista Vincent Beaurin gioca con acqua e luce sia nelle camere che nel paesaggio. Cheval Blanc, il marchio alberghiero di LVMH, arricchisce il viaggio con innumerevoli orizzonti: le sue magnifiche strutture* e i luoghi d’eccezione che le accolgono offrono momenti di evasione agli ospiti, che hanno l’opportunità di scoprire una collezione unica di opere d’arte contemporanea. Ammalianti espressioni di esperienze intense, queste originali creazioni sono indissociabili da uno straordinario art de vivre.

Al Cheval Blanc di Courchevel, lo scintillante cavallo di Troia realizzato da Bruno Peinado, l’orso come scolpito nella neve di Xavier Veilhan e l’immensa collana di perle di Jean-Michel Othoniel aprono agli ospiti nuove prospettive poetiche. Il Cheval Blanc Saint Barth Isle de France, la cui riapertura è prossima, conquisterà invece gli ospiti con la sua Constellation du Pégase, monumentale opera di Jean-Michel Othoniel in un paradiso tropicale ideato dal paesaggista Madison Cox.

LVMH pone la creatività al centro dei suoi universi non solo per una volontà di suscitare sensazioni, ma anche e soprattutto per esplorare il significato. C’è una vera e propria osmosi tra eccellenza ed espressività innovativa. Quando Hennessy ha invitato il collettivo d’arte Marshmallow Laser Feast a creare un’installazione per la sua Cantina del Fondatore a Cognac, dove sono custodite con cura le più preziose acquaviti della Maison, desiderava naturalmente rendere omaggio alla sublime ispirazione e alla dedizione quasi spirituale del maestro miscelatore. L’opera, intitolata The Quest, è un’incredibile galassia di cristalli quasi immateriali attraversata da proiezioni luminose e arricchita dal suono, in una celebrazione dell’eccellenza ultima cui dà vita l’incontro tra la natura prodigiosa e uomini dal valore straordinario.

“L’arte presente nei nostri spazi retail fa nascere emozioni e trasmette all’istante i valori della Maison”.

© DR Le Bon Marché

“Los Angeles Rive Gauche”: Le Bon Marché in stile californiano!

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Lo shopping come viaggio attraverso l’arte

Mentre il mondo virtuale continua a permeare la vita quotidiana, il desiderio – o meglio, l’esigenza – di riconnettersi con i piaceri semplici della vita diventa più forte che mai. Piaceri come perdersi in una boutique, lasciarsi sorprendere, fare una scoperta che ci arricchisca interiormente. I negozi delle Maison LVMH hanno l’ambizione di elevare la realtà, suscitare emozioni profonde e spingere alla contemplazione.

Ad esempio, le boutique Guerlain sono sempre state concepite come vere e proprie opere d’arte grazie al savoir-faire di artigiani e artisti che collaborano alla realizzazione. Già negli anni 30’ Jean-Michel Frank, Christian Bérard e Alberto Giacometti unirono i loro talenti per la creazione degli interni della boutique Guerlain di Place Vendôme e per la nuova apertura dell’Institut des Champs-Élysées. Ancora oggi, gli store Guerlain rinsaldano lo stretto legame con l’arte: la boutique di Passy, riaperta di recente al n. 93 di rue de Passy, ospita “L’Abeille” del fotografo brasiliano Vik Muniz, una raffinata interpretazione dell’orchidea di Caroline Perrin e la serie dal titolo “Ashkal” del designer libanese Richard Yasmine.

 

© DR Guerlain

Supportare artisti e artigiani di talento è parte integrante dell’identità Guerlain. Da 12 anni, lo store icona della Maison al 68, avenue des Champs-Elysées partecipa all’iniziativa “Parcours Privé” in occasione della FIAC, la Fiera internazionale d’arte contemporanea di Parigi. Per l’edizione 2018, l’esposizione dal titolo “Futurs antérieurs” ideata dalla curatrice Caroline Mensensee propone un insolito percorso artistico per celebrare Guerlain nel suo 190° anniversario. Un evento importante, celebrato nel corso di tutto l’anno attraverso diverse iniziative, quali un omaggio alla fotografia, nata nella stessa epoca del brand. Per tutta l’estate, la boutique Guerlain ha esposto una serie di scatti di otto fotografi che mettevano in relazione diversi periodi storici della Maison con le differenti tecniche fotografiche. Oltre a svelare punti di vista unici sul brand, queste iniziative rappresentano un’occasione straordinaria di riconoscimento per gli artisti, sia emergenti che affermati, da parte di un vasto pubblico.

© Gabriel de la Chapelle

Spazi espositivi unici che a volte si spingono davvero oltre i confini sono quelli che ritroviamo ad esempio a Le Bon Marché, vero e proprio punto di riferimento in materia di eventi artistici. Nell’inverno 2017, Le Bon Marché ha dato carta bianca a Leandro Erlich*: l’artista argentino ha ideato un itinerario onirico creando illusioni in trompe-l’œil che regalano al visitatore la sensazione di perdersi per il celebre grande magazzino come in un sogno a occhi aperti. Un’opera sublime, che rievoca le installazioni create negli anni precedenti da Ai Weiwei e Chiharu Shiota.

© DR Louis Vuitton
© DR Hôtel Cheval Blanc

La boutique come destinazione culturale

Quando l’atmosfera e le creazioni di un negozio trascendono la realtà, lo shopping diventa un’opportunità per scoprire nuovi universi.

A Le Bon Marché, ogni piano presenta opere di una collezione d’arte contemporanea iniziata ben 30 anni fa: dipinti, sculture, disegni e foto scelti per la loro bellezza intrinseca, il loro potere evocativo, gli interrogativi e le emozioni che suscitano. Mondi inesplorati che attendono i visitatori a ogni passo…

Il “New Curiosity Shop” di Bulgari* è un’attrazione culturale di per sé. Versione avveniristica dello storico negozio Bulgari di via Condotti inaugurato nel 1905, il nuovo spazio creato dall’architetto Peter Marino celebra l’arte della meraviglia. La boutique gioca con gli opposti: oggetti antichi dialogano con elementi contemporanei su uno sfondo di decori multiformi, a tratti stravaganti. In mostra fino all’autunno 2018, le sculture in cera dell’artista cileno David Aaron Angeli, come ombre sinuose e misteriose, rievocano il tema del serpente*, iconica fonte d’ispirazione Bulgari.

© DR Le Bon Marché

“Con audacia creativa, LVMH e le sue Maison rinnovano costantemente l’arte del retail ed esplorano al contempo nuove vie per l’espressione artistica”.

Perpetuare la tradizione senza cadere nella nostalgia, creare ponti tra il passato e il futuro, innovare partendo dall’esplorazione di stili ed epoche… Tutto questo è parte del DNA di Louis Vuitton e si ritrova anche nello stretto legame della Maison con l’arte. Basti pensare alle sorprendenti borse firmate Jeff Koons*, maestro nello sfumare i confini tra arte, artigianato, storia e modernità, invitando alla riflessione e sempre con un tocco di ironia. Questi valori ispirati alla tradizione si esprimono anche nella nuova Maison Louis Vuitton di Place Vendôme**, che riunisce due dimore del XVIII secolo a pochi passi dal luogo in cui, nel 1854, il leggendario creatore di bauli in persona aprì la prima boutique Louis Vuitton. Tra modelli storici e collezioni contemporanee, si possono ammirare creazioni firmate Stephen Sprouse, Rashid Rana, Farhad Moshiri, Annie Morris, Kimiko Fujimura e non solo.

Con audacia creativa, LVMH e le sue Maison rinnovano costantemente l’arte del retail esplorando nuovi campi dell’espressione artistica e si impegnano a far cadere le barriere, andare oltre i limiti e incoraggiare il dialogo tra artisti e pubblico per offrire ad ognuno l’opportunità di sperimentare l’impatto delle emozioni potenti che l’arte può suscitare ovunque, sempre.