Dal 1° al 4 ottobre 2018, LVMH porta il programma di open innovation DARE negli Stati Uniti
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© DARE US
Dal 1° al 4 ottobre 2018, DARE (Disrupt, Act, Risk to be Entrepreneur) – iniziativa LVMH mondiale di sviluppo dei talenti basata sull’open innovation e ispirata alle metodologie delle startup – ha permesso a 12 team di collaborare per tre giorni al fine di trasformare le loro idee innovative in business plan per reinventare l’industria del lusso di domani.
Attraverso DARE, LVMH valorizza le idee e la creatività dei suoi talenti provenienti da ogni settore delle sue Maison, leader internazionali nel mondo del lusso. I partecipanti sono stati sfidati da tutor interni ed esterni prima che una giuria selezionasse i progetti vincenti al fine di svilupparli all’interno del Gruppo. Sia i tutor che i membri della giuria erano composti da dirigenti delle Maison LVMH e da imprenditori e CEO esterni.
Dal 1° al 4 ottobre, si è tenuto per la prima volta negli Stati Uniti il programma DARE, creato da LVMH sulla base della convinzione che i propri dipendenti siano una straordinaria risorsa di creatività in grado di anticipare l’evoluzione del settore del lusso e di sviluppare valide strategie di business per il futuro.
Introdotta nel 2017 da Chantal Gaemperle, Vicepresidente esecutiva di LVMH per le risorse umane e sinergie, DARE è un’iniziativa internazionale unica, che si rivolge ai collaboratori di LVMH ed è trasversale a tutti i marchi, i settori e le competenze del Gruppo. Inizialmente organizzata in Francia, DARE è poi arrivata poi in Italia e di recente anche a Shanghai.
“L’iniziativa DARE è un pilastro della nostra strategia di sviluppo dei talenti. Si tratta di un’opportunità unica per i nostri talenti qualificati e creativi di accrescere il proprio network, nonché di scoprire e condividere nuove idee e approcci per svilupparle e promuovere la cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità all’interno del Gruppo”, spiega Chantal Gaemperle, Vicepresidente esecutiva di LVMH per le risorse umane e sinergie.
Oltre 6000 collaboratori LVMH sono stati invitati a presentare un’idea per DARE LVMH a New York. Su questa base sono stati selezionati per partecipare al programma 60 talenti LVMH, suddivisi poi in 12 team che includevano anche studenti della NYU, della Parsons School of Design, di Brown e del Barnard College. Per tre giorni, i team hanno lavorato al loro progetto a Camp David – uno spazio di coworking a Industry City, Brooklyn – e sono stati messi alla prova da tutor (CEO e Presidenti regionali delle Maison LVMH e dirigenti, imprenditori e CEO esterni) al fine di modellare e perfezionare le loro idee.
Una giuria di esperti ha poi selezionato tre team finalisti, i cui progetti verranno sviluppati all’interno di LVMH. La giuria era composta da membri del comitato esecutivo e dirigenti di LVMH e delle sue Maison nonché di altre importanti aziende tra cui Rent the Runway e Moda Operandi. I progetti vincitori riguardavano il miglioramento dell’esperienza del travel retail, l’ottimizzazione del visual merchandising attraverso un’app e la valorizzazione dei rifiuti dell’industria del vino nel settore cosmetico. Inoltre, la giuria ha conferito un premio speciale a un’app volta a migliorare l’esperienza dei dipendenti e la condivisione delle competenze all’interno di LVMH.
Il giorno dopo la premiazione, i team vincitori hanno incontrato coach esperti di diversi dipartimenti di LVMH (ambientale, digitale, IT, risorse umane, finanza) al fine di concretizzare i loro progetti. Questi professionisti continueranno ad aiutarli a perfezionare i loro progetti affinché possano essere introdotti e attuati con successo all’interno delle Maison del Gruppo. L’evento si è concluso con una presentazione di Sheila Johnson, cofondatrice di Black Entertainment Network (BET) e ora anche CEO di Salamander Hospitality, proprietaria di resort di lusso negli Stati Uniti.
I talenti che hanno partecipato a DARE LVMH a New York – gli “intrapreneur” – lavorano tutti nel continente americano, rappresentano 15 marchi LVMH, sei nazionalità e diversi dipartimenti e funzioni. Questa esperienza ha permesso loro di condividere le loro competenze e sperimentare altre metodologie di lavoro affinché i loro team possano creare nuove iniziative e strategie che rispondano alle esigenze future dell’industria del lusso. Arricchiti dall’esperienza DARE, questi talenti possono ora essere considerati come ambasciatori di nuovi modi di lavorare che sapranno trasmettere ai loro colleghi di LVMH.
Giuria
- Toni Belloni, Direttore generale del Gruppo LVMH
- Lanessa Elrod, Presidente e CEO di Louis Vuitton America
- Chantal Gaemperle, Vicepresidente esecutiva di LVMH per le risorse umane e sinergie. Presidente della Giuria
- Mary Beth Laughton, Vicepresidente esecutiva Omni Retail di Sephora
- Anish Melwani, Presidente e CEO di LVMH Inc.
- Ian Rogers, Direttore per lo sviluppo digitale di LVMH
- Amanda Baldwin, CEO di Supergoop!
- Jennifer Hyman, CEO e cofondatrice di Rent the Runway
- Daniel Piette, Presidente di First Founders, ex Presidente e fondatore di L Capital
- Kabir Shahani, CEO di Amperity
- Ganesh Srivats, CEO di Moda Operandi
- Julie Wainwright, CEO di The RealReal
Tutor
- Davide Marcovich, Presidente di LVMH America Latina/Chandon
- Eric Marechalle, CEO di Marc Jacobs
- Kelly McCarthy, Vicepresidente settore digitale di LVMH
- Jean-André Rougeot, CEO di Benefit Cosmetics
- Rodney Williams, Presidente e CEO di Belvedere Vodka
- Andrew Wu, Presidente di LVMH per la Grande Cina
- Dan Habashi, Chief Managing Officer di Soho House
- Lauri Kien Kotcher, CEO di Hello Products
- Mauro Porcini, Chief Design Officer di PepsiCo
- Paul Strachman, Partner di Red Sea Ventures
- Kay Unger, Presidente del consiglio direttivo di Parsons, CEO di Kay Unger Design
Cifre chiave
- Il bando ha raggiunto quasi 6000 collaboratori del Gruppo nel continente americano
- Sono stati selezionati 60 partecipanti che rappresentavano 6 nazionalità e 15 Maison del Gruppo
- 12 studenti universitari hanno partecipato ai brainstorming
- 12 team
- 11 tutor
- 12 membri della giuria
- 3 team e progetti vincitori
- 1 premio speciale della giuria