Il Chengdu Museum accoglie la mostra Bvlgari “SerpentiForm” dedicata al simbolismo del serpente nell’arte
Orologi e Gioielleria
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© Bvlgari
Le creazioni Serpenti sono tra i gioielli Bvlgari più celebri. Il segreto del loro successo è l’associazione tra pietre preziose e la figura del serpente, con la sua innegabile carica simbolica. Per rendere omaggio a questo simbolo emblematico, Bvlgari ha organizzato una mostra intitolata “SerpentiForm”, che tiene quest’anno al Chengdu Museum in Cina.
Il serpente è un potente simbolo universale da cui innumerevoli opere d’arte hanno tratto ispirazione. Negli anni Quaranta, Bvlgari ha immortalato il potenziale espressivo di questo animale reinterpretandolo in orologi-bracciali flessibili, che abbracciano armoniosamente il polso femminile. Queste creazioni si sono rapidamente affermate come icone della Maison di gioielleria e del suo genio creativo anticonformista, ispirando a loro volta nuovi design che hanno arricchito la collezione Serpenti. Il serpente è il protagonista dei gioielli e viene celebrato ed esaltato attraverso l’uso di diamanti e pietre preziose.
In tributo a questo motivo e alla sua sconfinata forza ispiratrice, Bvlgari ha organizzato la mostra “SerpentiForm”, che analizza l’eco del serpente come simbolo artistico nella storia. Pittura, design, moda, arti decorative e fotografia: il serpente ha alimentato la creatività dei grandi artisti nel corso dei secoli in tutti questi ambiti. Tra le numerose interpretazioni, il rettile si mostra minaccioso nel quadro “Sin” di Franz Von Stuck (1909), mentre nelle sculture di Nikki de Saint Phalle (2001) veste colori allegri e sfoggia curve morbide.
L’esposizione si conclude con collezioni private della Maison e diversi esemplari tra i più preziosi della collezione Bvlgari Serpenti, alcuni dei quali creati appositamente per “SerpentiForm”. Dopo il successo ottenuto a Roma nel 2016 e a Singapore e Tokyo nel 2017, l’evento ha fatto scalo a Chengdu da Jean-Christophe Babin, Presidente e CEO di Bvlgari. La mostra “SerpentiForm” si svolge al Chengdu Museum ed è aperta al pubblico fino al 25 agosto 2019.