Celine presenta la collezione donna autunno-inverno 2021 nei giardini di Vaux-le-Vicomte

Moda e Pelletteria

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Dopo l’acclamato défilé maschile Teen Knight Poem svoltosi a febbraio nel castello di Chambord, il Direttore Artistico, Creativo e d’Immagine di Celine, Hedi Slimane, resta sulla scia della fuga poetica e storica con una sfilata femminile per la collezione autunno-inverno 2021 intitolata Parade e ambientata nei giardini del castello di Vaux-Le-Vicomte. Ispirandosi a poeti come Baudelaire, Rimbaud e Verlaine, Hedi Slimane si fa portavoce di una gioventù intrisa di malinconia e creatività.

Pubblicata il 14 aprile sul sito e sull’account Instagram di Celine, l’ultima sfilata di Hedi Slimane trae il nome dall’omonimo poema in prosa di Rimbaud, “Parade”, contenuto nella raccolta Illuminations.  “Io solo possiedo la chiave di questa selvaggia parata”, conclude il poeta in una piroetta finale. Con la sua ultima sfilata, in omaggio al poeta ed eterno adolescente, Hedi Slimane ci invita a riflettere: “Dobbiamo infrangere le regole per vivere la nostra giovinezza? Una parata utopica e il sogno melanconico di una gioventù interrotta.” Nello scenario mozzafiato dei giardini alla francese progettati da André Le Nôtre nel XVII secolo, la nuova collezione di Celine brilla di una luce particolare grazie a una prospettiva perfetta e a un’armonia suggestiva.

Nella culla del più autentico stile francese, incarnato da Vaux-le-Vicomte, Hedi Slimane ha presentato silhouette contemporanee molto meno serie di quanto potrebbero sembrarlo a prima vista. Un’eleganza classica si rivela in blazer couture, bluse a collo alto e gonne con stampe floreali. I jeans dal taglio perfetto e i crop top asimmetrici che scoprono la pelle incarnano la semplicità, insieme a maglioni dolcevita oversize e a felpe grigie come il cielo. Le donne Celine hanno sfilato attraverso i giardini ritrovando nella natura l’ultimo rifugio per i loro sentimenti adolescenziali. Le paillettes ricamate sugli abiti richiamano i bacini d’acqua luccicanti, mentre i bottoni oro delle tuniche in stile militare o le catene delle borse, evocano le fontane dorate. Ad accompagnare questa sfilata invernale, una grande varietà di parka, piumini mimetici, giacche di jeans o di montone hanno infuso il loro calore permettendo alle gambe di rimanere nude. Il femminile flirta con il maschile, tanto attraverso gli accessori, dai cappelli da baseball alle scarpe e gli stivali, quanto attraverso i volumi oversize e le spalle larghe.

Al ritmo dell’originale colonna sonora, commissionata e co-prodotta da Hedi Slimane, la sfilata dell’inverno 2021 è stata più simile ad uno show elettronico che ad una parata militare. Con un testo che richiama Baudelaire e Rimbaud, il brano “Un Daydream”, co-scritto e co-prodotto da Charles Caste, è stato interpretato dall’artista e musicista Regina Demina. Il brano è accompagnato dagli arrangiamenti per arpa di Léonie Favre-Tissot. L’evento è stato ripreso con la luce del pomeriggio fino a sera in un’atmosfera crepuscolare, mentre il bianco e il nero delle statue si alterna con una palette di tonalità rilassanti. L’atmosfera richiama un verso della poesia “Il mio sogno familiare” di Paul Verlaine: “all’occhio delle statue è simile il suo sguardo”. Il look che chiude la collezione sembra uscire da una fiaba, una scintillante gonna di crinolina “color sole” ricamata a mano che reinterpreta le crinoline del XIX secolo. Come un’eco alla poesia di Baudelaire “Il nemico”, altro inno allo spleen adolescenziale – “La mia giovinezza non fu che una oscura tempesta, traversata qua e là da soli risplendenti” – lo spettacolo pirotecnico finale sul castello non vuole mimare un paradiso artificiale, ma piuttosto un barlume di speranza perché la festa rinasca e con essa la giovinezza.