I vigneti della Champagne e della Borgogna entrano nel patrimonio UNESCO
Il 4 luglio il clima unico della Borgogna e le colline, i vigneti e le cantine della Champagne sono stati riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Consacrazione dell’eccellenza del terroir francese, questo riconoscimento coinvolge sette siti iconici appartenenti alle Maison LVMH.
La Borgogna e la Champagne sono stati gli unici terroir ad essere ammessi quest’anno nel patrimonio UNESCO. Il riconoscimento è stato conferito alla Borgogna per il suo clima d’eccezione e alla Champagne per i suoi luoghi storici, culla dei metodi tradizionali di miscelatura e fermentazione dello champagne.
Sette siti di proprietà delle Maison LVMH fanno ora parte del patrimonio mondiale UNESCO:
Champagne
– Cantine Moët & Chandon, avenue de Champagne, Epernay;
– Sito di ricezione e Orangerie Moët & Chandon, avenue de Champagne, Epernay;
– Abbazia Saint Pierre d’Hautvillers, culla dello champagne Dom Pérignon, situata sulle storiche colline della città;
– Cantine Mercier, avenue de Champagne, Epernay;
– Cantine Veuve Clicquot, situate dietro la collina Saint-Nicaise a Reims;
– Cantine Ruinart, situate dietro la collina Saint-Nicaise a Reims.
Borgogna
– Tenuta Clos des Lambrays a Morey-Saint-Denis, Côte d’Or.
“Combinando tradizione e innovazione, la Maison Moët Hennessy sviluppano da diverse centinaia di anni i loro vini e il loro patrimonio umano, architettonico e culturale. Sono una testimonianza unica della tradizione della Champagne, che con esse porta l’eccellenza a una dimensione universale“, ha affermato Christophe Navarre, Presidente e CEO di Moët Hennessy.