Future LIFE Paris: in anticipo rispetto all’agenda degli obiettivi, LVMH annuncia i suoi nuovi impegni per l’ambiente e la biodiversità

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Il 25 settembre Bernard Arnault ha accolto i dirigenti di LVMH e delle sue Maison presso la sede centrale del Gruppo a Parigi in occasione di un evento incentrato sul programma LIFE (LVMH Initiatives For the Environment) volto a migliorare le prestazioni ambientali. L’incontro ha evidenziato le iniziative pionieristiche di LVMH che hanno lo scopo di proteggere la biodiversità, gli elementi concreti che confermano l’impatto positivo delle sue prestazioni ambientali, nonché gli ambiziosi traguardi in termine di eco-design, economia circolare e riduzione dei consumi energetici. LVMH ha inoltre presentato nuovi obiettivi e, in particolare, la carta di approvvigionamento delle materie prime di origine animale.

Lanciata oltre 27 anni fa, la politica ambientale di LVMH è da sempre un fattore chiave per stimolare la crescita. Nel 2012, questa strategia è stata formalizzata nel lancio del programma a 360° LIFE, che le 75 Maison del Gruppo integrano al proprio piano strategico dal 2015. Nel 2016, LVMH ha ulteriormente rafforzato la propria politica definendo quattro obiettivi per il 2020: migliorare le prestazioni ambientali di tutti i suoi prodotti, applicare gli standard più elevati in materia di approvvigionamento, migliorare gli indicatori chiave delle prestazioni ambientali per tutti i suoi siti e ridurre le emissioni di CO2.

A soli pochi mesi dal 2020, l’evento Future LIFE Paris ha illustrato i risultati ottenuti dal Gruppo in queste quattro aree, nonché gli obiettivi concreti per il futuro. “I nostri risultati parlano da soli. Ci impegniamo per accelerare le nostre azioni in questo campo e progredire sempre di più spingendoci più in là degli obiettivi posti”, ha dichiarato Bernard Arnault, Presidente e CEO di LVMH.

I dirigenti di diverse Maison hanno potuto vedere come le diverse aziende affrontano e superano continuamente sfide ambientali in svariati campi come l’eco-design, l’approvvigionamento, la riduzione dei rifiuti, il consumo energetico di negozi e siti di produzione e la protezione della biodiversità.

L’ospite d’onore Stella McCartney ha tenuto un discorso, il primo dall’annuncio, comunicato lo scorso luglio, della collaborazione tra la Maison di moda e il Gruppo. Pioniere della responsabilità ambientale nell’industria della moda sia in termini di design che di sourcing, ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta ad adottare questo approccio, trattando anche il proprio ruolo di consulente speciale sostenibilità per Bernard Arnault e i membri del comitato esecutivo. Anche Maria Grazia Chiuri, Direttrice Artistica di Dior, ha partecipato all’evento, svelando come la natura sia stata la fonte di ispirazione della sua sfilata tenutasi il giorno prima all’ippodromo di Longchamp.

 

© Gabriel de La Chapelle

Data l’elevata domanda di pellicce e pelli, LVMH ha riconfermato la propria leadership nello sviluppo sostenibile, proponendo soluzioni alle problematiche ambientali spesso associate all’approvvigionamento di queste materie prime. Il Gruppo ha presentato una nuova carta di approvvigionamento delle materie prime di origine animale, frutto di un’approfondita ricerca scientifica e della collaborazione tra il Dipartimento Ambientale, le Maison e la rete di fornitori.

Con un approccio a 360°, risorse concrete e impegni a lungo termine verso il progresso, la carta affronta le complesse problematiche legate all’approvvigionamento di pellicce, pelli, pelli esotiche, lana e piume, stabilendo obiettivi che interessano tre aree: allevamento e cattura degli animali, tracciabilità e rispetto per persone, ambiente e biodiversità.

Nell’ambito di questa iniziativa, LVMH condurrà progetti pilota e ricerche scientifiche, i cui risultati saranno valutati da un comitato scientifico multidisciplinare composto sia da esperti indipendenti esterni che da esperti interni del Gruppo.

Oltre a questi impegni, LVMH ha anche annunciato nuove partnership strategiche a sostegno delle sue iniziative per lo sviluppo sostenibile e la tutela della biodiversità: sovvenzioni di emergenza per la protezione dell’Amazzonia, una collaborazione con la fondazione Solar Impulse e il finanziamento della cattedra di compatibilità ecologica della Fondazione AgroParisTech.