Louis Vuitton continua la sua storia sulla passerella di Parigi con il Secondo Atto a Shanghai.

Moda e Pelletteria

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Dopo la sontuosa sfilata di Parigi, Louis Vuitton ha proseguito la sua storia a Shanghai con il Secondo Atto. Il sipario ha svelato la Collezione Donna Primavera-Estate 2022 sulla darsena di un cantiere navale sul fiume Huangpu, un corso d’acqua che simboleggia il viaggio e per questo rappresenta perfettamente la Maison. Oltre ai look presentati a Parigi, sono stati aggiunti altri diciannove modelli ideati appositamente per lo spin-off di Shanghai.

Gli ospiti sono stati invitati a “Le Grand Bal of Time”, una cerimonia in cui gli intrighi, i bisbigli e l’attrazione sensuale hanno preso vita sotto le accattivanti luci dei lampadari. Nicolas Ghesquière si è ispirato alla figura di un vampiro, dopo aver disegnato i costumi di Alicia Vikander per la serie Irma Vep di Olivier Assayas. Il Direttore Artistico della Maison per le Collezioni Donna ha proposto un guardaroba d’alta moda che prende ispirazione da varie epoche, creando una fusione tra generazioni diverse.

Diciannove nuovi capi ideati esclusivamente per lo spin-off di Shanghai sono stati aggiunti al guardaroba presentato alla sfilata di Parigi. Quattro di questi modelli sfoggiano l’iconico motivo presente nella borsa Loop, una delle tre borse ideate esclusivamente per la sfilata di Shanghai. A queste tre creazioni si aggiungono poi una Dauphine e una Petite Malle, entrambe in pelle tagliata al laser.

I valori fondamentali di Louis Vuitton, ovvero l’intramontabilità e la condivisione, sono al centro di questo nuovo episodio. Perle del diciannovesimo secolo si uniscono a jeans degli anni ‘90, mentre i bomber vengono abbinati a corsetti e abiti ricamati ispirati agli anni ‘20, creando un guardaroba rivisitato. I leggeri ed eterei abiti Ellipse in crinolina richiamano il debutto di Louis Vuitton, in omaggio al 200° anniversario della nascita del fondatore.

Per questa collezione, Nicolas Ghesquière esplora la tensione creata da due forze opposte: l’innovazione preserva la tradizione, un guardaroba urban assume una veste cerimoniale e la decostruzione permette una ricostruzione.