LVMH Climate Week: preservare la biodiversità per attenuare i cambiamenti climatici

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preserving biodiversity to mitigate climate change

Rivedi la Cerimonia di Apertura dell’LVMH Climate Week!

Dall’8 all’11 dicembre, il gruppo LVMH ha organizzato uno straordinario evento online per i suoi dipendenti in tutto il mondo: LVMH Climate Week, la Settimana del Clima LVMH. L’agenda ha incluso una serie di 12 conferenze, tre delle quali dedicate all’emergenza climatica. Mercoledì 9 dicembre è avvenuta la discussione sul primo argomento “La preservazione della biodiversità può aiutarci ad attenuare i cambiamenti climatici?”. La Direttrice Sviluppo Ambientale LVMH Hélène Valade ha svolto la funzione di moderatrice di una tavola rotonda i cui partecipanti hanno sottolineato il ruolo cruciale svolto dalla biodiversità nell’affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

Tutte le Maison LVMH condividono la missione di esaltare la natura grazie al savoir-faire unico che permette loro di creare prodotti di eccellenza senza pari. Un prodotto d’eccezione è un prodotto che dura nel tempo, e un prodotto creato per durare deve essere straordinario.

Poiché l’attività di LVMH dipende direttamente dalla natura, il Gruppo è profondamente preoccupato dai rischi ambientali e ha deciso di assumersi la responsabilità in qualità di esempio da seguire per ridurre e prevenire l’impatto ambientale di queste stesse attività. Se le temperature continuano ad aumentare, i danni causati ai già fragili ecosistemi mondiali saranno irreversibili e avranno conseguenze devastanti tanto per gli esseri umani, quanto per le altre specie animali e vegetali.

Guerlain
© Guerlain

Questa è la ragione per la quale è assolutamente necessario preservare la biodiversità, perché la sua prosperità ricopre un ruolo fondamentale nella regolazione climatica. Durante l’LVMH Climate Week, un panel di spicco ha condiviso le proprie conoscenze e i propri punti di vista riguardo questa connessione tra biodiversità e cambiamenti climatici:

  • Yann Arthus-Bertrand, fotografo, regista, ecologista, Presidente della Fondazione GoodPlanet e membro del Consiglio di Amministrazione di LVMH.
  • Gilles Bœuf, biologo, Presidente del Centro Studi CEEBIOS, ex Presidente del Museo Nazionale francese di Storia Naturale e professore all’Università La Sorbonne.
  • Maud Fontenoy, navigatrice, Ministra francese dell’Educazione e Youth ambassador.
  • Philippe Madec, architetto, urbanista e pioniere dell’eco-responsabilità.
  • Philippe Schaus, Presidente e CEO di Moët Hennessy.
Ao Yun
© Ao Yun

Dopo molti anni di avvertimenti da parte di scienziati esperti, finalmente la consapevolezza riguardo al tema della distruzione della biodiversità sta crescendo. Ogni singolo intervento di oratori di spicco diventa quindi un’opportunità per sottolineare la necessità urgente di cambiare le cose facendo seguire alle parole azioni concrete.

A seguito della recente pubblicazione del suo libro Bleu, un Ocean de Solutions, scritto in collaborazione con Yann Arthus-Bertrand, Maud Fontenoy ha sottolineato il potenziale dell’ambiente marino per contribuire alla regolazione del clima in termini di energia o come fonte di ossigeno.

UNESCO
© UNESCO

Philippe Schaus, Presidente e CEO di Moët Hennessy, ha presentato il programma “Living Soils”, già rivelato al salone Vinexpo all’inizio di quest’anno, descrivendo nel dettaglio le iniziative delle Maison LVMH Vini & Alcolici per la protezione del suolo. Tra queste, l’eliminazione dell’uso di erbicidi in viticoltura e lo sviluppo di pratiche agricole rigenerative nel prossimo futuro. Per esempio, Hennessy ha iniziato a percorrere la via dell’agroforestazione, mentre Château du Galoupet ha inserito degli alveari nei suoi vigneti: “un perfetto esempio del connubio tra coltivazione vitivinicola ed ecosistemi naturali”, ha evidenziato Philippe Schaus.

Moët Hennessy
© Moët Hennessy

Attualmente, Moët Hennessy sta sviluppando un piano di azione su tre fronti per aiutare a ridurre i disastri naturali direttamente legati al riscaldamento globale, concentrandosi su consumo energetico, packaging e trasporto. L’obiettivo è di utilizzare energie rinnovabili al 100% entro il 2025 per ridurre l’impatto ambientale causato dai packaging grazie a materiali riciclabili, come la “Seconda Pelle” degli champagne Ruinart, e dare priorità al trasporto via mare, “la modalità meno inquinante”, come sottolinea Maud Fontenoy.

Ruinart
© Ruinart

In qualità di leader mondiale del settore del lusso, LVMH è profondamente impegnato nella protezione della biodiversità tramite azioni esemplari, audaci, creative ed importanti che sostengano il cambiamento, per la creazione di un futuro più sostenibile.

Non perderti il prossimo argomento importante dell’LVMH Climate Week il 10 dicembre!

LVMH Climate Week