LVMH e UNESCO tornano a collaborare per la salvaguardia della biodiversità allo IUCN World Conservation Congress

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Mentre gli esperti continuano ad offrire previsioni preoccupanti per l’ambiente, UNESCO e LVMH pongono l’accento sul loro impegno condiviso per la protezione della biodiversità nell’ambito del programma Uomo e Biosfera (Man and Biosphere, MAB). Durante lo IUCN World Conservation Congress, tenutosi a Marsiglia dal 3 all’11 settembre, l’UNESCO, il Gruppo LVMH e le sue Maison hanno organizzato un padiglione per presentare le loro idee e azioni concrete per la protezione della biodiversità.

Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO, e Antoine Arnault, Direttore Immagine e Ambiente LVMH, hanno discusso del loro impegno durante due eventi chiave del congresso: rispettivamente la cerimonia inaugurale e la conferenza dei CEO.

Lo scorso giugno, la piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e gli ecosistemi IPBES e il comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici IPCC hanno lanciato un appello per un’azione coordinata per far fronte a due problematiche urgenti: i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, entrambi causati dalle attività umane. Riconoscendo la gravità della situazione, l’UNESCO e LVMH collaborano dal 2019 nell’ambito del programma intergovernativo Uomo e Biosfera (MAB), che mira a salvaguardare e a migliorare in modo sostenibile la biodiversità del nostro pianeta.

LVMH è l’unico partner privato di questo programma scientifico, che offre un quadro innovativo per la cooperazione internazionale e, al di là della preservazione di zone protette, mira a stabilire pratiche migliori per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.

Questo concilia l’obiettivo dell’UNESCO di favorire una convivenza armoniosa tra uomo e natura con l’obiettivo di LVMH di elaborare una nuova visione del lusso radicata nell’unione di creatività e natura. Questa ambizione assume una forma concreta attraverso una serie di iniziative, incluso un progetto collaborativo di cinque anni con un finanziamento di cinque milioni di euro per combattere la deforestazione in Amazzonia: un’enorme minaccia agli ecosistemi della regione.

LVMH si sta inoltre impegnando per la creazione, entro il 2030, di programmi di agricoltura rigenerativa per materie prime strategiche, quali uva, cotone, lana e pelle. In aggiunta, il Gruppo sta contribuendo ad uno sforzo collettivo per la rigenerazione di ecosistemi e la protezione di specie animali e vegetali in pericolo.

La restituzione di risorse prese in prestito dalla natura è una priorità fondamentale per LVMH, che si impegna per ridurre l’impatto ambientale delle sue attività. Il Gruppo sostiene la riabilitazione di cinque milioni di ettari di habitat per la fauna selvatica in tutto il mondo.

Per definire chiaramente le sue priorità e i suoi obiettivi, LVMH ha ideato diverse strategie per misurare in modo preciso il suo impatto sulla biodiversità, incluso il punteggio Global Biodiversity Score (GBS). Per migliorare continuamente le proprie pratiche, LVMH collabora inoltre con partner quali AgroParisTech e il WWF, e organizza iniziative nell’ambito del Science Based Target for Nature.

Queste iniziative fanno parte del programma LIFE 360 (LVMH Initiatives for the Environment), che gestisce la strategia del Gruppo a favore della biodiversità intorno a quattro pilastri:

  1. Stabilire un metodo di misurazione chiaro e preciso dell’impatto del Gruppo sulla biodiversità.
  2. Evitare e ridurre l’impatto sugli ecosistemi.
  3. Impegnarsi per il benessere animale.
  4. Rigenerare gli ecosistemi.

LIFE 360 offre a LVMH una “bussola ambientale” essenziale, stabilendo obiettivi con orizzonti precisi (2023, 2026 e 2030) per creare una nuova alleanza tra natura e creatività. Questo significa la creazione di prodotti in armonia con la natura che rispettino e preservino la biodiversità e il clima, essendo allo stesso tempo interessanti e d’ispirazione per tutti gli stakeholder.

“Dobbiamo creare una nuova relazione con la natura. La collaborazione dell’UNESCO con LVMH mira a dimostrare che è possibile riconciliare sviluppo economico e salvaguardia della biodiversità, a cominciare da ora,” ha commentato Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO.

“La protezione degli ecosistemi naturali è da sempre una priorità per LVMH, la cui attività dipende largamente da materie prime, quali fiori, uva, cotone, pelle e pietre preziose. La politica ambientale ideata da LVMH 27 anni fa riflette questa priorità. La collaborazione “ACT for Biodiversity” con l’UNESCO è un pilastro della nostra strategia, che ci ha permesso di mettere in questione lo status quo e avere un impatto positivo duraturo al di là della nostra catena di approvvigionamento, dimostrando che è effettivamente possibile riconciliare sviluppo economico e tutela della natura,” ha dichiarato Antoine Arnault, Direttore Immagine e Ambiente LVMH.

PADIGLIONE UNESCO x LVMH

I diversi spazi del padiglione, costruito intorno al tema “ACT, All Committed To” (“Impegno Comune”), raccontano la collaborazione dell’UNESCO e di LVMH a sostegno della biodiversità:

  • “ACT Together” presenta la collaborazione tra LVMH e l’UNESCO avviata nel 2019 nell’ambito del programma intergovernativo Uomo e Biosfera (MAB).
  • “ACT for Conservation” analizza nel dettaglio l’impegno dell’UNESCO e di LVMH per facilitare lo sviluppo di soluzioni innovative che contribuiscano alla conservazione della biodiversità.
  • “ACT for Sustainable Use” mostra le azioni concrete intraprese dall’UNESCO e da LVMH per far fronte ad una diminuzione della biodiversità senza precedenti, assicurando pratiche sostenibili e la sua conservazione bilanciata attraverso l’utilizzo sostenibile delle risorse.
  • “ACT for Innovation” analizza nel dettaglio gli strumenti sostenibili e le risorse che l’UNESCO e LVMH stanno ideando per rafforzare la solidarietà e l’abilità delle persone di riconoscere, comprendere e rispettare i segnali inviati dalle altre specie con cui condividiamo il pianeta.

INSTALLAZIONE “WITHER” DELL’ARTISTA THIJS BIERSTEKER

In concomitanza con il congresso, LVMH sostiene la mostra Biocenosis21, organizzata dall’associazione Art of Change 21 e curata da Alice Audouin. Il Gruppo finanzia e ospita un’edizione speciale dell’opera “Wither” di Thijs Biersteker presso il padiglione UNESCO x LVMH.

La creazione dell’artista olandese unisce ecologia e tecnologia in una scultura animata ispirata ai dati sulla deforestazione raccolti in collaborazione con l’UNESCO, per sensibilizzare i visitatori su questo tema.

ORATORI UNESCO E LVMH

  • Antoine Arnault (Direttore Immagine e Ambiente LVMH), Conferenza dei CEO, venerdì 3 settembre, 13.00 – 14.30 (CEST).
  • Audrey Azoulay (Direttrice-Generale dell’UNESCO), Cerimonia Inaugurale IUCN, venerdì 3 settembre, 17.00 – 19.00 (CEST).
  • Meriem Bouamrane (Capo della Sezione Ricerca e Politica del MAB – Ecologia e Biodiversità, UNESCO) e Hélène Valade (Direttrice Sviluppo Ambientale, LVMH), “A Cultural Heartbeat for the Future of Nature: putting culture in the center of the post-2020 agenda” (“Un Battito Culturale per il Futuro della Natura: porre la cultura al centro dell’agenda post-2020”). Lunedì 6 settembre, 11.00 – 12.30 (CEST).
  • Meriem Bouamrane (Capo della Sezione Ricerca e Politica del MAB – Ecologia e Biodiversità, UNESCO) e Hélène Valade (Direttrice Sviluppo Ambientale, LVMH), “10 proposals for a sustainable planet: youth voices for a new deal for nature and people” (“10 proposte per un pianeta sostenibile: voci giovani per un nuovo accordo tra uomo e natura”). Martedì 7 settembre, 11.00 – 12.30 (CEST).
  • Hélène Valade (Direttrice Sviluppo Ambientale, LVMH), lancio del Natural Capital Laboratory, sotto l’egida del WWF Francia e del Presidente per la Contabilità Ecologica di AgroParisTech, mercoledì 8 settembre, 17.00 – 18.30 (CEST).

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