Moët Hennessy: tributo all’innovazione

Vini e Alcolici

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Riflesso di un gruppo che promuove creatività e audacia in tutto il suo raggio d’azione, l’appuntamento annuale Moët Hennessy Innovation Awards celebra nuove idee ed iniziative incisive.

Sin dagli esordi, le Maison di Vini e Alcolici del gruppo LVMH sono guidate dall’innovazione. Dom Pérignon ha inventato il tradizionale “méthode champenoise” per la produzione dello champagne nel XVII secolo, mentre la Maison Veuve Clicquot è stata la prima ad applicare un’etichetta gialla sulle proprie bottiglie per distinguersi dalla concorrenza. “Forti di un passato secolare ricco di storia, le nostre Maison continuano a dar prova di uno straordinario spirito innovativo, confermando la propria abilità a reinventarsi e la grande ambizione a preservare una posizione di leadership”, afferma Christophe Navarre, Presidente di Moët Hennessy.

Giunto all’ottava edizione, il premio annuale Moët Hennessy Innovation Awards rinsalda ancora una volta la capacità di innovare del marchio Moët Hennessy. Anche quest’anno, il concorso ha puntato l’attenzione sui risultati eccezionali conseguiti dalle Maison di Vini e Alcolici. Dalla produzione al marketing, dallo sviluppo sostenibile alla comunicazione, per ogni settore di attività sono state evidenziate le iniziative più creative e brillanti.

© Moët Hennessy

Nel 2015, sono state presentate circa 500 domande in dieci categorie. Durante la cerimonia di premiazione sono stati assegnati due speciali riconoscimenti: il premio del pubblico, al Dom Pérignon P2, e il premio del Presidente, che ha posto l’accento sull’avvio del programma di collaborazione tra Hennessy e l’artista di strada Shepard Fairey.

L’evento rappresenta anche una fonte di ispirazione e di emulazione per le Maison Moët Hennessy. Alcune iniziative premiate infatti sono state ripetute, trasformandosi in programmi globali.

Questo appuntamento annuale con l’innovazione è diventato un evento fondamentale per Moët Hennessy. Come afferma Christophe Navarre: “L’innovazione resta lo strumento più potente con cui marchi eccezionali possono generare valore”.