Riflettori puntati sulle collezioni Uomo Autunno/Inverno 2020-2021 delle Maison LVMH

Moda e Pelletteria

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A Milano, Fendi ha inaugurato le sfilate delle collezioni Uomo delle Maison di moda LVMH per la stagione Autunno/Inverno 2020-2021, seguite dalle collezioni di Givenchy, Louis Vuitton, Berluti, Dior e Loewe alle sfilate della Fashion Week di Parigi. Riflettori puntati su questa effervescenza creativa.

Loewe, materiali esaltati da forme opulente

Per la collezione Loewe Autunno/Inverno 2020-2021, il Direttore Creativo Jonathan Anderson abbina forme e texture. La collezione contrappone toni opachi e lucidi, abbinando raso e lana double-face, curve e linee perpendicolari. Le silhouette evidenziano capi la cui funzionalità viene rivisitata: il blazer si indossa come capospalla, gli short militari sembrano gonne, una mantella si trasforma in cappotto… L’opulenza emerge nel modo in cui sono strutturati i capi: la curva di una manica, la borsa Balloon, o una versione jumbo della borsa Elephant.

 

© Loewe

Dior: l’omaggio a Judy Blame unisce passato, presente e couture

Per la collezione Dior Uomo Autunno/Inverno 2020-2021, Kim Jones, Direttore Artistico delle collezioni uomo Dior attinge agli archivi e all’iconografia Dior per celebrare l’eleganza atemporale della Maison. La collezione è un viaggio nel cuore della Haute Couture con un omaggio a Judy Blame, figura di riferimento della scena post-punk londinese degli anni ‘80. “Il suo amore per la moda è stato fonte di ispirazione per tutti noi”, dichiara Kim Jones. Le silhouette esplorano i valori dell’eccellenza e dell’autenticità, evocando la moda non solo come prodotto finito, ma anche come processo creativo. Abiti, calzature e accessori sfoggiano zip che ne evidenziano i dettagli e il taglio. La tela Dior Oblique viene rivisitata con ricami di perle, mentre il logo Dior è trafitto da uno spillo da balia, un omaggio allo stile punk “fai-da-te” di Judy Blame. I guanti da opera completano ogni look e i bottoni rivestiti in tessuto – come quelli dell’iconica giacca Bar – impreziosiscono una serie di suggestioni: tonalità di grigio e blu, giochi di volume, plissé e drappeggi che richiamano le tecniche flou e sartoriali. Traendo ispirazione dal motivo toile de Jouy che tappezzava la prima boutique di Christian Dior — detta “Colifichets” — è stato creato un nuovo motivo “Toile de Judy” per la collezione Uomo Autunno/Inverno 2020-2021 in collaborazione con la fondazione Trust Judy Blame, traendo spunto dalle opere rivoluzionarie dell’artista.

© Dior

Berluti: un dialogo generazionale fra tradizione e cambiamento

Un completo blu ardesia ha aperto la sfilata della collezione uomo Berluti Autunno/Inverno 2020-2021 all’Opera Garnier, dove classico e contemporaneo convivono armoniosamente. Il Direttore Artistico Kris Van Assche esalta la tradizione Berluti, trasponendo il suo savoir-faire calzaturiero nell’universo sartoriale. In un dialogo continuo fra contrasti, vecchio e nuovo interagiscono e si enfatizzano a vicenda, in un mix di stile ribelle e bourgeois. Il completo in pelle patinata, nuovo capo emblematico della Maison, appare più morbido e raffinato, mentre i motivi associati alla tradizione Berluti – Principe di Galles, pied-de-poule e spigato – esaltano e destrutturano il guardaroba maschile nel momento in cui Kris Van Assche li abbina a capi streetwear. Per gli accessori, il Direttore Artistico di Berluti rivisita il classico motivo Scritto della Maison per immaginare un nuovo motivo Signature, evocando l’idea di un logo tradizionale mai esistito finora. La tela Signature compare su una borsa da weekend, uno zaino, una tote, articoli di piccola pelletteria, bauli e un cofanetto per orologio, nonché su un kit per la cura delle scarpe, grazie a una nuova collaborazione con l’azienda produttrice di valigie e articoli da viaggio Globe-Trotter.

© Berluti

Louis Vuitton: rendere straordinario ciò che è ordinario

Liberandosi dai luoghi comuni associati allo streetwear, Virgil Abloh, Direttore Artistico delle collezioni Uomo Louis Vuitton, propone uno studio sull’evoluzione antropologica del completo per la collezione Autunno/Inverno 2020-2021. In uno scenario dai toni surrealisti, la silhouette maschile Louis Vuitton trasmette un messaggio decisamente ottimistico: rendere straordinario ciò che è ordinario. Seguendo questo motto, il completo – la divisa aziendale e socialmente conforme per eccellenza, presente nel guardaroba di ogni uomo – viene decodificato e ricodificato come simbolo di savoir-faire e creatività ed esaltato da maestose sculture dei tradizionali strumenti sartoriali presenti sulla passerella. Visti attraverso gli occhi di un bambino, le tradizioni e i fenomeni acquisiti si rigenerano e raggiungono una dimensione superiore, creando un nuovo Paradiso Terrestre.

© Louis Vuitton

Givenchy, un sontuoso edonismo ispirato all’India

Lo stile del XIV Maharaja di Indore (1908-1961) suggerisce la relazione simbiotica fra gli abiti e i gioielli della collezione Uomo Givenchy per la stagione Autunno/Inverno 2020-2021. Negli anni ‘30, l’impavido aristocratico lasciò l’India per Los Angeles, sposando in pieno il Modernismo occidentale pur continuando a ornarsi di perle, gemme e metalli preziosi. La sua influenza avvolge la silhouette maschile creata da Clare Waight Keller, Direttrice Artistica di Givenchy, in un sontuoso edonismo, impreziosendo completi sartoriali eleganti, blazer doppiopetto e cappotti aderenti con eleganti charm e ricami. I disegni preparatori di pietre preziose diventano stampe totemiche su top in tulle e jersey, mentre i pantaloni in pelle lucida, la maglie patchwork oversize e le giacche dal taglio squadrato riecheggiano lo stile cow-boy degli stivali con punta quadrata. Per gli accessori, la borsa portatutto Antigona Soft aggiunge un tocco spontaneo alla collezione, con un omaggio intimo all’uomo moderno.

© Givenchy

Fendi, un guardaroba sorprendente per il gentleman moderno

La collezione Autunno/Inverno 2020-2021 disegnata da Silvia Venturini Fendi, Direttrice Creativa della Maison romana, rielabora i codici dei tradizionali capi maschili. Caratterizzate da spunti retro-futuristi, le silhouette presentate durante la Fashion Week milanese rivelano un canone sartoriale ricco di materiali: melton, twill pesante e flanella, nonché lussuose pelli con applicazioni trompe l’oeil. Ideati per essere eleganti e funzionali, i cappotti presentano tasche multiple e i blazer divengono modulari grazie ai pannelli con zip. Il gentleman moderno Fendi li abbina a pantaloni o shorts diritti, che assumono la forma di una gonna sul retro.

Il logo FF è uno dei leitmotif della collezione, reinterpretato come motivo a catena su stampe monocrome e multicolori. Fra gli accessori spiccano le iconiche borse Baguette e Peekaboo in lana lavorata a mano. Silvia Venturini Fendi ha collaborato inoltre con il talento giapponese Kunihiko Morinaga, Direttore Creativo di Anrealage e finalista nell’edizione 2019 del Premio LVMH. Fedele alla sua visione futuristica della moda, il designer ha immaginato quattro silhouette in materiali fotocromatici che si trasformano a contatto con i raggi UV.

© Fendi