Settimana europea dello sviluppo sostenibile 2020: LVMH illustra le iniziative del Gruppo per ridurre la propria impronta ecologica

LVMH

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Ogni anno, la settimana europea dello sviluppo sostenibile è un’opportunità per incoraggiare e dare visibilità a tutte quelle iniziative che promuovono lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) in tutta Europa. L’attuale crisi sottolinea l’importanza di non perdere di vista questi obiettivi di transizione verso uno sviluppo più sostenibile. In questo contesto e alla luce della politica ambientale che costituisce un pilastro del suo successo da tanti anni, LVMH ha messo in evidenza diverse azioni in questo ambito, relative alla protezione della biodiversità, alla lotta per il clima o ancora alla sostenibilità delle sue creazioni.      

Creatività, innovazione, ricerca dell’eccellenza e spirito imprenditoriale. Valori ancorati per il Gruppo LVMH, ai quali nel 2019 il Presidente e CEO Bernard Arnault ha deciso di aggiungere “impegno”, impegno per l’inclusione, la solidarietà e la protezione dell’ambiente. Dall’implementazione nel 1992 della sua politica ambientale, LVMH espande e consolida continuamente le iniziative volte a ridurre l’impatto delle proprie attività.

Già in anticipo sul piano d’azione stilato del programma LIFE – LVMH Initiatives For the Environment – lo scorso autunno il Gruppo si è prefisso nuovi obiettivi, in particolare a favore della biodiversità e del benessere animale. 1.000.000 di specie sono minacciate di estinzione e le nostre risorse idriche si fanno sempre più rare. Per questo, LVMH desidera rafforzare il suo impegno per la conservazione della biodiversità, poiché la natura è sia fonte di ispirazione che fonte di approvvigionamenti delle sue materie prime.

Le Maison LVMH di vini e alcolici cercano di limitare l’utilizzo di prodotti chimici e proteggere il suolo. È per trattare questi temi che si sono riunite in occasione della fiera Vinexpo a Parigi lo scorso febbraio 2020, il cui scopo è stato esaminare i modelli viticoli attuali e immaginare possibili piste per accelerare la transizione ecologica e la tutela del suolo.

Per la divisione moda e pelletteria del Gruppo LVMH il benessere animale è una priorità assoluta, come prova la carta di approvvigionamento delle materie prime di origine animale ufficializzata a settembre 2019. Poiché anche le Maison di profumeria e cosmesi e di orologeria e gioielleria dipendono dalla biodiversità, si impegnano a proteggerla e rigenerarla e creano congiuntamente canali di approvvigionamento rispettosi delle culture e delle comunità locali.

Parallelamente a queste azioni per la protezione della biodiversità, LVMH apporta il proprio contributo alla lotta climatica riducendo le emissioni di CO2 legate al consumo energetico delle sue boutique e dei suoi siti di produzione, nonché al trasporto delle materie prime. Il Gruppo ha già superato gli obiettivi di LIFE 2020 relativi alla riduzione del 25% delle proprie emissioni di CO2.

Proporre creazioni d’eccezione nel rispetto delle risorse naturali: è questo lo scopo che si è prefisso LVMH. Il Gruppo esplora piste innovative e non convenzionali per aumentare la circolarità. È così che le Maison del Gruppo reinterpretano i codici del lusso per plasmarne la versione sostenibile.

In occasione del lancio della seconda campagna RRR (Riparare, Riutilizzare, Riciclare) condotta da Refashion, LVMH ha scelto di mettere in primo piano tre iniziative emblematiche che illustrano l’arte di riparare, riutilizzare e riciclare del Gruppo con le Maison Berluti e Louis Vuitton e attraverso il partenariato tra LVMH e CEDRE (Centro ambientale per il ricondizionamento e il riciclo ecologico):

  • Berluti propone servizi di riparazione presso laboratori dedicati in quattro appositi centri nel mondo con artigiani coloristi o partner specializzati. Un prodotto in pelle Berluti su due è oggetto di un servizio di follow-up speciale (pittura o patina) o di riparazioni legate all’usura. La patina Berluti conferisce alle calzature una personalità unica: quella di una scarpa già indossata, che reca i segni del tempo. La patina è anche un modo per allungare la vita del prodotto facendo sembrare la calzatura nuova. Grazie a quest’arte, il cliente ha peraltro la possibilità di modificare il colore di scarpe, borse o cinture ogni volta che desidera per una maggiore personalizzazione.

 

  • I prodotti Louis Vuitton sono progettati per durare. A ogni fase del processo creativo, la Maison analizza l’impatto ambientale dei suoi prodotti e contribuisce a conservare la biodiversità modulando l’uso di materie prime. Per la sfilata Uomo Primavera-Estate 2021, Virgil Abloh ha proposto una selezione di look ricondizionati creati con materiali esistenti e collezioni precedenti. Per esempio, ha trasformato le sneaker alte LV Trainer originarie della collezione PE 2019 in una nuova versione bassa ricondizionata. Tagliata e disassemblata a mano nel laboratorio calzaturiero di Louis Vuitton a Fiesso, presenta una nuova fodera e lacci tie & dye.

 

  • Per facilitare l’integrazione del Gruppo in un modello di economia circolare, da oltre 15 anni LVMH ricicla prodotti obsoleti. Questa azione è sostenuta da una collaborazione con lo specialista nella raccolta dei rifiuti CEDRE. Dal 2010 CEDRE fornisce a LVMH soluzioni per smaltire i prodotti ottimizzandone la tracciabilità e la sicurezza, nonché prevenendo la contraffazione e le transazioni sul mercato grigio. Inizialmente specializzato nel settore dei profumi e dei cosmetici, CEDRE si è lanciato nel riciclo di tessuti, passando da due filiali nel 2014 a 11 oggi.