Settimana verde 2018: LVMH investe in città più verdi

LVMH

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“Città verdi per un futuro più verde”: è il tema dell’edizione 2018 della Settimana verde, in programma dal 21 al 25 maggio 2018. Anche questa volta LVMH parteciperà all’evento. Per il Gruppo è un’opportunità per mostrare il suo contributo allo sviluppo di città sostenibili riducendo le sue emissioni di gas a effetto serra, proteggendo le risorse naturali e tutelando la biodiversità.

Con 70 Maison in tutto il mondo e oltre 1,5 milioni di m2 di spazi vendita aperti, LVMH è un protagonista della dimensione urbana. Impegnato a proteggere le risorse naturali fin dalla sua fondazione, il Gruppo cerca di ridurre al minimo l’impatto delle sue attività nelle città. Negli ultimi anni questa politica si è intensificata. Inizialmente, LVMH ha lanciato LIFE (LVMH Initiatives For the Environment), un programma partecipativo e globale per portare avanti il suo impegno a favore dell’eccellenza ambientale. Dal 2016, con LIFE 2020, l’Azienda ha coinvolto i suoi 145.000 dipendenti in vista di alcuni obiettivi altamente ambiziosi per il 2020, fra i quali quello di ridurre le sue emissioni di CO2 del 25% rispetto al 2013. Una serie di iniziative lanciate per raccogliere queste nuove sfide ambientali sta contribuendo allo sviluppo delle città verdi di domani.

Negozi e sedi di lavoro eco-compatibili, alimentati da energia rinnovabile

Per ridurre il suo impatto ambientale, LVMH sta attuando una politica di costruzione e rinnovamento sostenibile che ha dato vita a sedi amministrative e punti vendita rispettosi dell’ambiente. Il Gruppo si affida al suo programma “LIFE IN STORES”, creato nel 2015, e alle certificazioni internazionali più rinomate come HQE®1, BREEAM®2, e LEED®3. A partire dal settembre del 2018 verrà lanciato un programma di formazione per architetti, “LIFE Influencers Agency”. L’obiettivo è tenere conto dei principi ambientali in ogni fase dei progetti immobiliari del Gruppo. Dalla progettazione di edifici fino alla costruzione e alla manutenzione, gli obiettivi sono gli stessi: ridurre la densità di potenza della luce (in W/m²), incoraggiare l’uso di materiali riciclati o il recupero di energia delle sedi di lavoro e ridurre il consumo di energia.

© Guerlain

La priorità del Gruppo è migliorare l’efficienza energetica dei suoi punti vendita, che sono responsabili del 70% delle sue emissioni di gas a effetto serra, perciò ha lanciato una serie di programmi per sostenere le sue Maison, fra i quali: LVMH Lighting, che le aiuta a sostituire i sistemi di illuminazione tradizionali con LED4 che consumano molta meno energia ed emettono una qualità di luce che valorizza meglio i prodotti. Da quando è stato illuminato con LED, il negozio Bulgari in Via Dei Condotti a Roma, recentemente restaurato, ha visto diminuire il suo consumo elettrico del 40%. Dal 2016, “LIFE in Stores” incoraggia l’integrazione immediata dei principi ambientali nei progetti relativi ai negozi fin dalla fase di progettazione. Isolamento, riscaldamento, illuminazione, aria condizionata… questo programma consente alle Maison di ottimizzare ogni aspetto fondamentale per le prestazioni ambientali dei propri negozi. I loro sforzi sono sostenuti da una competizione interna che premia le iniziative più sorprendenti: i “LIFE in Stores Awards”, la cui seconda edizione si è svolta il 17 maggio 2018. Le Maison, ampiamente motivate e coinvolte nel programma, hanno già raggiunto nel 2017 uno degli obiettivi LIFE per il 2020: migliorare del 15% l’efficienza energetica media di ogni negozio già presente. Grazie al loro approccio proattivo, gli spazi vendita aperti da LVMH sono sempre più a basso consumo energetico. Alcuni di loro sono particolarmente degni di nota, come La Canopée, aperto da Sephora al Forum des Halles di Parigi, che ha ottenuto la certificazione BREEAM® con una valutazione “Eccellente”.

Per continuare a migliorare, LVMH si affida anche a uno strumento unico nel settore dei beni di lusso: il suo fondo per il carbonio. Creato nel novembre 2015 e raddoppiato nel 2018, il fondo è dedicato al finanziamento di progetti innovativi lanciati dalle Maison per aiutare a contrastare i cambiamenti climatici. Il Gruppo ha anche firmato contratti quadro con fornitori di energia verde. Di conseguenza, oggi tutte le sue sedi in Francia e molte di quelle italiane sono alimentate esclusivamente da energia rinnovabile.

In tutti i Paesi dove opera LVMH, questa politica di costruzione e rinnovamento incentrata sull’ecologia viene portata avanti attraverso pratiche responsabili nella gestione dei luoghi di lavoro e in particolare nel riciclo dei rifiuti. Come accade nei nuovi uffici londinesi di Thomas Pink, le Maison stanno realizzando delle strutture presso le loro sedi per riciclare rifiuti alimentari, vetro e batterie. LVMH ha anche lanciato un nuovo progetto pilota per raggruppare la raccolta e lo smistamento dei rifiuti provenienti dagli otto negozi aperti dai suoi marchi nell’8° arrondissement di Parigi.

Flotta verde Hennessy © Laurent Freyss

La mobilità dolce in città

Oltre agli edifici, anche la mobilità è un importante fattore di inquinamento urbano. Pur perseguendo iniziative nelle proprie sedi amministrative e nei suoi negozi, LVMH punta anche a ridurre l’impatto dei suoi trasporti urbani sull’ambiente. Molte delle sue Maison hanno optato per spedizioni a “zero emissioni”. Per esempio, dal 2014, in collaborazione con Speed Distribution Logistique e Renault Trucks, Guerlain utilizza camion elettrici da 16 tonnellate su oltre 200 chilometri di strada per rifornire i suoi negozi parigini. Vera e propria novità a livello mondiale, questo itinerario verde al 100% riduce le emissioni di CO2 a Parigi di circa 7 tonnellate all’anno. La politica sui trasporti sostenibili di LVMH si estende anche ai viaggi di lavoro dei dipendenti. Circa l’80% della flotta di veicoli Hennessy è elettrica, il che la rende la più grande flotta privata di veicoli elettrici in Francia. La Maison inoltre offre ai suoi dipendenti corsi di formazione sulla guida “verde” e li incoraggia a usare mezzi di trasporto con l’impatto ambientale più basso: trasporti pubblici, car sharing, bicicletta, ecc. Un esempio? La sede centrale LVMH a Parigi, dove sono disponibili veicoli elettrici ad uso lavorativo o privato.

© Louis Vuitton

Proteggere la biodiversità urbana

LVMH si impegna anche a proteggere la biodiversità urbana. Le sue azioni non si limitano all’installazione di alveari nelle proprie sedi lavorative, come ad esempio Dior o Louis Vuitton a Parigi. Per proteggere le api, divenute simbolo della minaccia ambientale, il Gruppo sponsorizza anche progetti specifici. Ad esempio, Louis Vuitton ha avviato una collaborazione di studio e ricerca, della durata di 4 anni, con il National Center for Scientific Research (CNRS) sul tema “Api di città, api di campagna”, e ha messo a disposizione i propri alveari di Parigi come risorsa. L’obiettivo è analizzare i motivi per cui le api vivono meglio nelle aree urbane che in quelle rurali, in modo da comprendere meglio come proteggerle. Le iniziative di LVMH si esprimono anche in altri modi. Insieme al Consiglio Comunale di Parigi, il Gruppo è coinvolto in uno degli obiettivi del grande programma “verde” lanciato dall’area metropolitana, che si pone come orizzonte temporale il 2020, per installare 100 ettari di terreno coltivato sui tetti. I tetti del negozio Bon Marché, ad esempio, sono stati trasformati in giardini progettati e mantenuti dai dipendenti della Maison e altre iniziative simili sono in preparazione.

 

Con LIFE 2020, la città si illumina di verde!

*Tra il 2013 e il 2017, LVMH ha ridotto le sue emissioni di CO2 del 12 %, impegnandosi a migliorare la qualità urbana dell’aria.

*Tra la fine del 2016 e la fine del 2017, il numero di m2 di spazi vendita nei negozi LVMH con il 100% di illuminazione LED è passato da 80.000 a 200.000 m2.

*L’obiettivo del Gruppo è far sì che il 30% del suo mix energetico totale diventi verde entro il 2020.