Un nuovo monumento per Parigi

Disegnato da Frank Gerhy per rappresentare, con la sua forza e la sua singolarità, il primo passo di Louis Vuitton verso il mondo dell’arte. Un vascello coperto da dodici vele di vetro gioca con la luce e rinvia intriganti effetti specchiati in completa fusione con l’ambiente naturale, nel verde degli alberi, dei giardini e del giardino acquatico progettato insieme all’edificio.

“Volevamo una costruzione che evolvesse col passare delle ore e si adattasse al cambiare della luce, per suggerire l’impressione dell’effimero, della continua trasformazione”.  Fin dal primissimo schizzo, l’edificio disegnato da Frank Gehry per la Fondation Louis Vuitton è stato inteso come gesto artistico inaugurale della Maison. La struttura combina tutti i metodi, i codici e le modalità espressive dell’architetto, segnando una nuova fase anche nella sua carriera creativa. Lasciandosi guidare dal ricordo di Proust, Gerhy ha tratto ispirazione dalla leggerezza delle vetrate ottocentesche e dall’architettura dei parchi e dei giardini per immaginare la prima bozza del suo progetto. Per esprimere l’idea di trasparenza, l’assemblaggio di blocchi detto “iceberg”, che compone il corpo dell’edificio conferendogli volume e movimento, è ricoperto da una calotta di vetro e dispone di 11 gallerie dedicate alla presentazioni di collezioni, contributi di artisti e mostre temporanee. Le terrazze regalano infine un panorama d’eccezione su Parigi.

La creatività di Frank Gerhy esige un impegno costante sul piano dell’innovazione: tanto nel progetto quanto nella sua realizzazione, la Fondation Louis Vuitton ha sovvertito i principi dell’architettura, esprimendo energia e originalità attraverso volumi e forme complesse che hanno imposto ai costruttori di compiere vere e proprie prodezze sul piano tecnico e tecnologico. L’iceberg, i tetti in vetro e le calotte, anch’esse in vetro, sono costituiti da pezzi unici la cui produzione richiede l’impiego di tecnologie specifiche che sono valse al progetto numerosi premi di ingegneria in Francia e negli Stati Uniti. Nell’utilizzo dell’edificio, e fin dalla sua costruzione, la Fondation Louis Vuitton adotta costantemente l’approccio dell’alta qualità ambientale (HQE®) ed è stata per questo scelta come progetto pilota per la definizione di nuovi standard HQE® destinati agli edifici a uso culturale. La preoccupazione principale della Fondation è quella di ridurre al massimo l’impatto ambientale della struttura.

Inseparabile dall’immagine del suo edificio e centro nevralgico di un progetto culturale di ampio respiro, la Fondation Louis Vuitton intende divenire parte integrante del paesaggio parigino e trasformarsi in un punto di riferimento internazionale per gli anni a venire.