Veuve Clicquot: bollicine in fondo al Baltico

Veuve Clicquot si è lanciata in un audace esperimento, “The Cellar In The Sea”, immergendo alcune delle proprie bottiglie nelle profondità del mare per diversi decenni. L’esperimento è stato ispirato dalla fortuita scoperta di circa 50 bottiglie di Veuve Clicquot risalenti agli anni compresi tra il 1839 e il 1841 sul fondo del Mar Baltico. Questo ambizioso progetto aiuterà a capire meglio il processo di invecchiamento dello champagne.

Nel luglio del 2010, un team di sommozzatori scoprì un tesoro straordinario appena a sud dell’arcipelago delle Åland, fra la Svezia e la Finlandia: fra i resti di una nave, affondata quasi due secoli fa, c’erano 168 bottiglie di champagne – 47 delle quali erano bottiglie di Veuve Clicquot risalenti agli anni compresi fra il 1839 e il 1841. Alcuni mesi più tardi, una degustazione di dieci delle bottiglie rivelò una piacevole sorpresa: il vino era ancora eccellente. Questo evento stupefacente ha spinto la Maison a intraprendere studi innovativi per capire meglio il processo di invecchiamento e maturazione dello champagne.

“The Cellar In The Sea” è un esperimento scientifico a lungo termine in un ambiente controllato, che riflette il costante impegno di Veuve Clicquot per l’innovazione e l’eccellenza. Il 18 giugno, una selezione di Yellow Label non millesimato (in bottiglie da 75 cl e magnum), Vintage Rosé 2004 e Demi-Sec è stata immersa nella cantina subacquea di Åland Vault, una gabbia metallica creata appositamente per l’esperimento. Le bottiglie sono state poste a 40 metri di profondità, vicinissimo a dove è stato scoperto il relitto. L’assenza di luce, la bassa temperatura costante (4°C) e una pressione equivalente a quella della bottiglia sono essenziali per conservare il vino in condizioni ottimali, facendo delle profondità del Mar Baltico una “cantina” ideale.

L’evoluzione dei campioni sarà monitorata dagli chef de cave Veuve Clicquot, che eseguiranno una serie di comparazioni con i duplicati delle bottiglie conservati nelle cantine di Reims. Nell’ambito di questo meticoloso esperimento scientifico, i campioni dei vini recuperati saranno degustati da professionisti e confrontati con i duplicati delle bottiglie delle cantine di Reims.  Inoltre, alcuni campioni dei vini recuperati saranno inviati alle Università di Enologia di Reims e Bordeaux, dove saranno sottoposti ad analisi tecniche per scoprire i segreti del processo di invecchiamento del vino nel Mar Baltico.

“The Cellar In The Sea” è un’iniziativa davvero eccezionale che promette scoperte entusiasmanti sull’invecchiamento dello champagne.