Come conciliare esigenze logistiche e ambientali?

IL CASO DELLA CERTIFICAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN DI LOUIS VUITTON

BRIEF

  • Obiettivo:
    Portare avanti l’approccio ambientale di Louis Vuitton in tutto il mondo integrando questa dimensione al centro della Supply Chain della Maison.
  • Strategia:
    Integrare l’ambiente alla politica di Louis Vuitton tramite la certificazione, includendo tutti i partner della Maison negli ambiti del trasporto e della logistica.
  • Risultati:
    Dal 2013, la Supply Chain della pelletteria di Louis Vuitton è certificata ISO 14001, da quando il prodotto esce dagli atelier in cui viene fabbricato fino a quando raggiunge il punto vendita.

 

Entrepôts Louis Vuitton
© Louis Vuitton / Jean-Philippe Caulliez

IN DETTAGLIO

Fin dalla sua fondazione, nel 1854, la Maison Louis Vuitton è animata da uno spirito pionieristico. Non poteva quindi esimersi dal suo ruolo di precorritrice anche in ambito ambientale. La certificazione della Supply Chain si è imposta come un’evoluzione naturale. Dal 2013, quest’evoluzione diventa una realtà: Louis Vuitton è la prima impresa francese con una parte della Supply Chain certificata ISO 14001, riferimento mondiale in materia ambientale.

Testimonianza di un impegno più che ventennale in materia ambientale, la certificazione ha mobilizzato tutti i team di Louis Vuitton, e più nello specifico i team Supply Chain e Logistica e quelli del dipartimento Ambiente e Innovazione. Il team si è avvalso anche della stretta collaborazione del dipartimento Ambiente del gruppo LVMH e dei suoi auditor.

Per ottenere la certificazione, il team ha post l’accento su due assi chiave della Supply Chain:

– Stock e approvvigionamento: il pilotaggio fine della previsione delle vendite nonché della qualità degli stock permette alla Maison di distribuire una parte dei suoi flussi sul piano internazionale e tramite trasporto marittimo;

– Logistica e trasporto: Louis Vuitton fa appello, tra gli altri, a partner esterni che sono regolarmente valutati su criteri ambientali fin dalla gara d’appalto.

 

Marlène Bintein, chef de projet environnement Supply Chain chez Louis Vuitton
© Studio Kippik

“In occasione della prima gara d’appalto, che ha avuto luogo nel 2011, abbiamo accolto nella stessa giornata tutti i nostri fornitori di servizi di trasporto per spiegare loro che i criteri ambientali erano fondamentali per la nostra futura collaborazione”.

Per la logistica, in un processo di continuo miglioramento, i partner devono agire per ridurre soprattutto il loro consumo d’acqua, elettricità e cartone. Oggi, tutte le piattaforme logistiche mondiali di Louis Vuitton sono certificate ISO 14001. Due di questi magazzini sono anche LEED (Leadership in Energy and Environmental Design).

In origine, e oggi simbolo di questa strategia, il sito Louis Vuitton EOLE a Cergy integra norme ambientali eccezionali: riscaldamento geotermico, isolamento rinforzato degli immobili, filtraggio delle acque pluviali e di scarico. Tutti i centri logistici conciliano così il rispetto dell’ambiente e il comfort dei collaboratori.

Soline Deniau, Directrice logistique, méthodes & flux chez Louis Vuitton
© Studio Kippik

“La Green Supply Chain non è un argomento a parte: è ormai parte integrante della relazione tra Louis Vuitton e i fornitori di servizi allo stesso titolo di tutti gli altri argomenti.”

Per il trasporto dei prodotti, la tematica ambientale è integrata fin dalla prima fase della gara d’appalto rivolta a una dozzina di fornitori di servizi.

Questa gara d’appalto è sì redatta in collaborazione con il dipartimento di logistica, ma anche con quello delle dogane, della finanza e della sicurezza. Una volta superata la gara d’appalto, ciascuno dei vettori selezionati dovrà fornire le proprie informazioni dimostrando il pieno rispetto della certificazione ISO 14001.

Nel concreto, sarà fatto il massimo per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in materia di trasporti. Così, Louis Vuitton esige dai suoi fornitori di servizi che i rispettivi spedizionieri seguano una formazione per la guida ecologica, che siano preferiti i voli diretti a basse emissioni di CO2 e che si utilizzino quanto più possibile camion Euro 5 ed Euro 6, ibridi o elettrici per gli ultimi chilometri di trasporto in magazzino, che ci si trovi a Parigi, Tokyo o Hong Kong.

Supply Chain Louis Vuitton
© Louis Vuitton / Nicolas Turini & Eric Fenot

Per garantire il rispetto del nostro approccio ambientale, ogni zona del mondo in cui opera la Maison dispone di un rappresentante ambientale interno, permettendo così di essere in presa diretta con i fornitori di servizi quanto alle questioni fondamentali dell’ambiente. Oggi, la certificazione della Supply Chain è una realtà da Louis Vuitton e fa parte di una strategia ambientale ben riflettuta.

Dati chiave

  • 2013 CERTIFICAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN LOUIS VUITTON
  • 9 PIATTAFORME LOGISTICHE LOUIS VUITTON, TUTTE CERTIFICATE
  • 1 UNO STRUMENTO UNICO PER MISURARE L’IMPATTO DI CO2 DEI TRASPORTI