Pablo Lopez

Addetto al Remuage presso
Ruinart

Il mio Mestiere d’Eccellenza

Sono Addetto al Remuage presso Ruinart. Il mio ruolo è quello di maneggiare le bottiglie di vino dopo la fermentazione per far scendere il deposito fino al collo, in modo da espellerlo dal contenitore. Non è così semplice: la maggior parte del deposito scende spontaneamente quando la bottiglia viene capovolta, ma una parte di esso, detto “leggero”, rimane attaccata alle pareti. Il mio ruolo è quindi quello di ruotare le bottiglie per rimuovere questo deposito “leggero” dalle bottiglie. Per fare questo, faccio la cosiddetta “lettura” dei vini a lume di candela, cioè ne faccio un’osservazione ravvicinata per determinare dove si trovano i depositi e quindi quali rotazioni effettuare. Questo lavoro viene svolto principalmente in modo manuale, ma anche automatico. Pertanto, eseguo test su tutte le annate e su tutti i tipi di bottiglie per definire il programma che le macchine eseguiranno per agitarle.

Le qualità fondamentali per fare questo mestiere

Bisogna essere motivati perché il lavoro richiede molta meticolosità e concentrazione, in un ambiente molto particolare, quello delle cantine e delle cave di gesso profonde 40 metri. Mi piace questo ambiente, e il fatto di essere circondato da tutte queste bottiglie in assoluto silenzio. Poi, bisogna essere molto curiosi e andare oltre la semplice lettura dei vini e la loro mescita: ad esempio, ogni mese faccio il giro della cantina per controllare i vini e l’aspetto del deposito. Questo mi dà indicazioni per il resto del mio lavoro. E poi, naturalmente, bisogna essere molto attenti e comunicare bene con i propri colleghi, perché ogni fase della produzione si svolga correttamente.

Cosa mi appassiona del mio mestiere

Mi piace molto l’autonomia e la libertà che mi vengono concesse nell’esecuzione quotidiana del mio lavoro. Questo permette a me e al mio collega agitatore di prendere decisioni e di attuarle da soli. È molto gratificante poter svolgere il proprio lavoro dall’inizio alla fine, anche se, trattandosi di un lavoro collettivo, ovviamente siamo sempre in contatto con l’intero team.

Su di me: un aneddoto

Ogni anno, Ruinart collabora con un artista che reinterpreta i codici della Maison. Ho avuto l’opportunità di lavorare con alcuni di loro, tra cui Liu Bolin, che per me è stato il più sorprendente. Ha scattato foto in cui, come un camaleonte, si confondeva con lo sfondo. È  rimasto con noi per una settimana e ha voluto che il personale della Maison apparisse con lui nelle fotografie. È stata un’esperienza fantastica in cui sono stati messi in evidenza sia il  nostro luogo di lavoro ma soprattutto noi stessi. Durante quella settimana ho dato tutto me stesso, fino al punto di ritrovarmi in mutande per la buona riuscita di una delle sue installazioni!