Il mio Mestiere d’Eccellenza?
Sono Tecnico del laboratorio di ricerca & sviluppo delle Concerie Roux, dove mi occupo della creazione di nuovi tipi di pelle. In concreto, questo significa immaginare nuove texture, rilievi ed effetti per superare i limiti della classica pelle di vitello che le Concerie Roux producono abitualmente. Lavoriamo per varie Maison del gruppo LVMH come Louis Vuitton, Berluti, Christian Dior, Fendi e Loewe, proponendo le nostre innovazioni o rispondendo a ordini specifici da parte loro.
Il mio percorso?
Sono arrivato in questo settore per caso: mi piace molto dipingere e per un po’ ho fatto il pittore di carrozzeria, ma poi mi sono stancato perché la materia non mi interessava veramente. Ho avuto l’opportunità di entrare nelle Concerie Roux 31 anni fa come colorista di mobili e il mio lavoro mi è piaciuto così tanto che non ho mai lasciato l’azienda. In seguito sono diventato responsabile di reparto, prima di iniziare a occupare la mia attuale posizione nel 2006.
Cosa mi fa vibrare nel mio mestiere?
L’innovazione. Mi piace il fatto che ogni giorno possiamo trovare nuove idee per far evolvere la pelle. Questo è un valore che condividiamo tutti in LVMH e anche all’interno di LVMH Métiers d’Art, che riunisce manifatture d’eccezione in tutto il mondo e di cui Concerie Roux fa parte: innovare per inventare il savoir-faire e i materiali del lusso di domani. Poi, amo molto anche la pelle come materiale: è viva e il campo delle possibilità è infinito. L’immaginazione non si ferma mai ed è molto gratificante lavorare per prestigiose Maison di lusso rendendo la pelle così bella.
Quali sono le principali qualità necessarie per fare questo mestiere?
Bisogna essere molto meticolosi per prendersi cura delle pelli, e avere immaginazione: avere idee è il cuore del mio lavoro nell’innovazione. Traggo molta ispirazione dalla natura, ma anche da altri materiali e dalle loro innovazioni, ad esempio riproducendo l’aspetto del metallo arrugginito sulla pelle. Poi, avere un buon occhio è essenziale per riconoscere i colori, perché le richieste dei clienti sono sempre molto precise ed è necessario conferire alla pelle esattamente la tonalità richiesta.
Un aneddoto?
Una volta dovevamo ricreare la famosa pelle di Russia per la Maison Moynat, e non è stato un compito facile: questo tipo di produzione non esisteva più da decenni e per riportarla in vita ci siamo ispirati a una pelle che aveva più di 200 anni e che era rimasta sommersa in una nave naufragata. È stata una sfida enorme che abbiamo affrontato con successo e che ha portato alla realizzazione di un’intera collezione della Maison nel 2016.