Jacqueline Smeyers-Picot

Responsabile dell’Atelier Haute Couture
Christian Dior Couture

Il mio Mestiere d’Eccellenza?

Sono Responsabile dell’Atelier per l’Haute Couture di Christian Dior Couture. Questo mestiere ha molte sfaccettature! Prima di tutto, ricevo i bozzetti da Maria Grazia Chiuri, la nostra Direttrice artistica, per farli eseguire dai Modellisti, il cui ruolo è quello di creare la forma del capo a partire dai disegni. Il capo viene poi provato, prima di essere presentato a Maria Grazia Chiuri, che può aggiustare o correggere alcuni aspetti. Il mio ruolo in questo processo di produzione è quindi quello di una coordinatrice che si assicura che ogni fase si svolga senza intoppi.

Cosa mi fa vibrare nel mio mestiere?

Adoro il costante rinnovamento dell’Haute Couture. La storia non si ripete mai con nuovi materiali, nuove forme… Questo comporta una ricerca costante, una ricerca che facciamo in squadra. C’è una vera condivisione tra noi… e in un’atmosfera incredibile che ci permette di affrontare nuove sfide ogni stagione. Ad ogni nostra sfilata devo dire che tratteniamo il respiro sperando che tutto vada alla perfezione. E sono ancora stupita quando assisto e vedo i modelli a cui abbiamo contribuito prendere vita. Questo è il bello di questo mestiere.

Quali sono le principali qualità necessarie per svolgere questo mestiere?

La passione è essenziale, senza di essa non possiamo avere successo. Poi bisogna avere molta pazienza: ci vuole molto tempo per imparare il mestiere e ancora oggi imparo ogni giorno. Questo è anche il motivo per cui l’ascolto è molto importante, sia per apprendere il savoir-faire che per comprendere le esigenze di tutti nell’Atelier. Infine, il mio ruolo attuale comporta una dimensione manageriale, il che significa che devo sapere come guidare un team nella migliore atmosfera possibile.

La trasmissione del mestiere ai giovani?

È davvero qualcosa di fondamentale per me, perché un giorno qualcuno mi ha trasmesso e insegnato il mestiere. È così che sono cresciuta e sento il dovere di aiutare i giovani e di condividere ciò che so in cambio. Ecco perché sono ancora nel settore: non credo di aver dato ancora tutto.

Un aneddoto?

Un momento che mi ha reso particolarmente orgogliosa all’interno della Maison Christian Dior Couture è stato quando ho vestito una celebrità per il suo matrimonio. Non era commossa quanto lei, ma ci mancava poco! Ero molto tesa all’idea che il tessuto dello strascico non cadesse bene in condizioni reali o che qualcosa andasse storto al momento di entrare in chiesa… Devo ammettere che alla fine della cerimonia mi sono sentita molto sollevata, anche se ho provato un grande piacere nel vedere finalmente indossato il nostro capo!