Isabelle d’Amato

Modellista presso
Kenzo

Il mio Mestiere d’Eccellenza?

Sono Modellista per il prêt-à-porter femminile presso Kenzo da 28 anni. Il mio lavoro inizia quando lo stilista mi fornisce uno schizzo che trasformerò in volume su un manichino di legno. Lo faccio con un semplice tessuto appuntato, il che significa che non ci sono cuciture: uso solo gli spilli per dare forma al tessuto. Se allo stilista piace il volume, creo il cartamodello che servirà per ritagliare il primo prototipo del capo. Seguo poi ogni pezzo nella sua fabbricazione fino al montaggio e alla validazione finale.

Quali sono le principali qualità necessarie per fare questo mestiere?

Bisogna avere pazienza, perché a volte è necessario ricominciare più volte prima che un volume venga convalidato. Poi è molto importante anche la creatività: si tratta di ritrascrivere un’immagine in tre dimensioni, anche se si parte da un disegno, possiamo far evolvere alcune cose. I modelli sono in definitiva co-creati dallo stilista e dal modellista. Ogni modellista ha un tocco personale, diverso dagli altri. E, naturalmente, bisogna avere destrezza e abilità con le mani e amare questo mestiere!

Cosa mi fa vibrare nel mio mestiere?

Fin da bambina ho sempre voluto fare questo mestiere. Mi piaceva fare i vestiti per le mie bambole e avevo una passione per la moda, anche se nessuno nella mia famiglia lavorava in questo settore. In seguito, vedendo le mie sorelle maggiori studiare, ho capito che non volevo fare i lavori per cui si stavano preparando, come quello di stenodattilografa. Oggi la mia passione è ancora viva e amo assolutamente tutte le fasi del mio mestiere, dal volume al montaggio.

Il mio consiglio per un giovane che inizia?

È importante ascoltare lo stilista perché è necessario capire bene cosa vuole, prima di mettersi all’opera. Quando si vede un disegno, si può essere tentati di avere in mente un’idea molto specifica e dire “io lo farei così”. Tuttavia, se alla fine non va bene allo stilista, vuol dire che il lavoro non è buono. In generale, direi che per progredire è necessario ascoltare tutte le persone che lavorano nell’atelier. D’altra parte, devo ammettere che mi piace molto trasmettere le mie conoscenze ai nostri apprendisti, ritengo che faccia parte del mestiere insegnarle agli altri.