Le Maison LVMH riaprono dopo diverse settimane di pausa

LVMH

·

La pandemia di Covid-19 ha obbligato la maggior parte delle Maison LVMH a sospendere le attività. Con il miglioramento della situazione sanitaria in tutti i paesi del mondo, i marchi del Gruppo stanno gradualmente riavviando la produzione e riaprendo i punti vendita con un obiettivo ben preciso: garantire la sicurezza di clienti e dipendenti.

 

La pandemia di Covid-19 ha colpito numerosi paesi, costringendo più della metà della popolazione mondiale a rimanere a casa. Per prevenire la diffusione del virus e garantire la sicurezza dei dipendenti, le Maison LVMH hanno dovuto sospendere temporaneamente la maggior parte delle attività, in particolare quelle degli atelier, in tutti i paesi in cui ha sede il Gruppo. Il rallentamento della diffusione del virus ha spinto i governi di molti stati ad allentare le restrizioni, consentendo alle Maison LVMH di riprendere progressivamente le attività.

Ad eccezione dei commerci alimentari, come le boutique de La Grande Epicerie de Paris, rimaste aperte durante il lockdown, i punti vendita delle Maison LVMH stanno pian piano riaprendo le porte al pubblico. Mentre le boutique in Cina sono già operative da diverse settimane, i punti vendita nei paesi europei, come Francia e Italia, hanno accolto solo di recente i loro primi clienti.

Louis Vuitton ha riaperto le sue boutique in diversi paesi con un’installazione inedita: le vetrine di alcuni punti vendita selezionati sono state decorate con un arcobaleno, forte simbolo di speranza. Un messaggio di positività e ottimismo verso il futuro, che riflette lo spirito di Louis Vuitton dopo queste settimane così difficili. La Maison ha inoltre attivato un particolare servizio di prenotazione per le sue boutique francesi: per vivere un’esperienza di acquisto serena e positiva, i clienti possono fissare un appuntamento online con alcuni consulenti di vendita per ricevere un’accoglienza e un’assistenza personalizzate all’interno delle boutique di loro scelta.

Anche Le Bon Marché Rive Gauche in queste circostanze eccezionali si sta prendendo cura dei clienti e del personale. La Maison ha infatti creato un’equipe funzionale, il Team Angels, per assistere i venditori del grande magazzino e guidare i clienti diretti, garantendo la distribuzione di mascherine e gel disinfettante per le mani. Questi rinforzi interni, già utilizzati per altri tipi di eventi, come la stagione delle feste o i saldi, permettono di regolare il flusso di clienti all’interno dei diversi reparti dello store Le Bon Marché, recentemente riorganizzato.

© Christian Dior

Anche altre Maison LVMH, come Fendi, Christian Dior Couture, Parfums Christian Dior, Guerlain e Bvlgari stanno riaprendo gradualmente i loro punti vendita. Ogni boutique si è attrezzata per garantire la sicurezza del personale e dei clienti, adottando diverse misure, tra cui la riduzione del numero di persone all’interno di uno stesso spazio e la presenza di gel disinfettante per le mani.

La famosa boutique Acqua Di Parma, situata in Piazza di Spagna a Roma, ha riaperto le porte al pubblico lo scorso 21 maggio dopo diversi mesi di ristrutturazione, lanciando così un messaggio di positività. Dominata dall’iconico colore giallo, emblema della Maison, il punto vendita accoglie i visitatori in un’atmosfera scintillante e vivace.

In occasione del 40° anniversario della Maison, Hublot ha riaperto il suo flagship più importante sulla prestigiosa via Chuo-dori, nel quartiere Ginza di Tokyo. Con la sua architettura ultra moderna, la boutique accoglie i visitatori in uno spazio disposto su tre piani, emblema della volontà del marchio orologiero svizzero di andare avanti, guardando al futuro.

Anche gli stabilimenti di molte Maison hanno rilanciato la produzione, mettendo in evidenza il desiderio del Gruppo LVMH di riprendere le attività dopo settimane di pausa. I laboratori francesi di Louis Vuitton, Baby Dior (a Redon, in Bretagna), Guerlain, Parfums Givenchy e Parfums Christian Dior e quelli italiani di Bvlgari Parfums sono rimasti aperti durante il lockdown per sostenere la lotta alla pandemia: i siti di Louis Vuitton e Baby Dior si sono occupati della produzione di mascherine e camici ospedalieri, mentre le Maison Profumi e Cosmetici si sono dedicate alla fabbricazione di gel idroalcolico. Sebbene queste attività volte a contrastare il nuovo coronavirus siano tuttora in corso, le Maison hanno deciso di riavviare le operazioni produttive: gli articoli di pelletteria per Louis Vuitton e i Profumi e Cosmetici per Parfums Christian Dior, Bvlgari Parfums, Guerlain e Parfums Givenchy.

© Acqua Di Parma

Anche il sito di produzione di Bvlgari a Valenza e la Manifattura Thélios a Longarone hanno riavviato la produzione il 18 maggio. Il laboratorio di Thélios, uno dei primi a rilanciare l’attività sul territorio italiano, è riuscito a riprendere i ritmi di produzione pre-crisi. Entrambe le strutture, così come tutti i siti produttivi del Gruppo LVMH, hanno adottato misure di sicurezza rigorose per proteggere gli impiegati e i fornitori. Gli impianti di produzione di alcune Maison come quelle di Vini e Alcolici hanno riaperto mettendo in pratica il distanziamento sociale e i gesti barriera. Le maschere e i gel disinfettanti per le mani vengono distribuiti sistematicamente su tutti i posti di lavoro LVMH.

Per garantire il rispetto delle nuove misure di sicurezza, numerose Maison, tra cui Moët & Chandon, Ruinart e Hennessy, hanno fornito ai loro dipendenti una formazione specifica. Hennessy, una delle prime Maison LVMH ad aver riaperto i suoi siti di produzione il 14 aprile, ha applicato fin da subito misure di sicurezza rigorose, attraverso un’equipe di esperti in materia presente in loco, kit di protezione personali e diversi canali di informazione (illustrazioni animate, schermi, tutorial, video, ecc.). Grazie alla motivazione e alla prontezza dei suoi team, l’attività ha ripreso a pieno regime in tutti i siti, rafforzando la determinazione di Hennessy ad andare avanti.

© Hublot

LVMH e le sue Maison hanno inoltre ottimizzato la loro presenza omnicanale, curando la comunicazione sui social network e migliorando l’esperienza di navigazione sui siti e-commerce. Sephora, ad esempio, ha fatto un ottimo lavoro: nonostante le misure di distanziamento sociale imposte in tutto il mondo, è riuscita a interagire e a mantenere vivo il rapporto con i clienti. In Cina, il prestigioso beauty brand ha svelato le tendenze beauty del 2020 in occasione del Virtual Sephora Day, un evento 100% digitale che ha riscosso un enorme successo tra i consumatori cinesi: più di un milione di persone ha seguito la diretta su WeChat, JD.com, Tmall e sul sito web di Sephora. Questo successo promettente porta un’ondata di ottimismo nel settore del lusso, che cerca di reinventarsi per emergere da un periodo di incertezza.

Molte Maison LVMH con una piattaforma e-commerce consolidata ed efficiente hanno approfittato della chiusura dei punti vendita fisici per rafforzare ulteriormente la loro presenza online.

 

Il Gruppo LVMH ha espresso ancora una volta la sua più profonda gratitudine ai dipendenti per l’impegno dimostrato e il lavoro svolto sin dall’inizio della crisi causata dal Covid-19.