Premio LVMH: i 30 semifinalisti

Il premio LVMH per giovani stilisti ha catturato l’attenzione di molti e l’iniziativa a sostegno delle promesse della moda ha riscosso un successo straordinario. Nel 2014, ben 1.221 stilisti si sono iscritti alla prima edizione del concorso, presentando entro il 2 febbraio la propria candidatura sul sito web del premio LVMH.

La giuria, presieduta da Delphine Arnault, ha selezionato 30 candidati.

Una selezione che riflette l’eterogeneità dei partecipanti, giovani stilisti di tutto il mondo.

“Sono stata estremamente colpita sia dal numero sia dalla qualità dei partecipanti. Il processo di candidatura online sul sito del premio LVMH ha permesso a stilisti di tutto il mondo di competere”, spiega Delphine Arnault. “Come speravamo, questo processo di selezione ha permesso di scoprire nuovi talenti, alcuni dei quali non erano molto conosciuti in precedenza. Sono entusiasta di incontrarli a Parigi il 26 e 27 febbraio e auguro a tutti loro buona fortuna”.

Il 26 e il 27 febbraio, i candidati incontreranno 40 leader internazionali del settore della moda che hanno accettato di far parte della commissione di esperti. La commissione selezionerà 10 dei 30 semifinalisti, e alla fine di maggio i lavori dei 10 finalisti saranno valutati dalla giuria.

I neolaureati delle scuole di moda hanno ancora un mese per candidarsi al premio per i laureati tramite il sito web. Ad oggi, sono state ricevute circa 450 candidature da laureati di istituti di fama internazionale quali Central Saint Martins College of Arts and Design, Parsons, IFM di Parigi, Bunka, La Cambre e Polimoda.

http://www.lvmhprize.com/

Elenco dei 30 stilisti semifinalisti:

– Anna October (Anna October, Ucraina, sede a Kiev)

– Atto (Julien Dossena, Francia, sede a Parigi)

– CG (Chris Gelinas, Canada, sede a New York)

– Christopher Shannon (Christopher Shannon, Regno Unito, sede a Londra)

– Craig Green (Craig Green, Stati Uniti, sede a Londra)

– Creatures of the Wind (Shane Gabier e Chris Peters, Stati Uniti, sede a New York)

– Gabriele Colangelo (Gabriele Colangelo, Italia, sede a Milano)

– Hellen van Rees (Hellen van Rees, Olanda, sede a Hengelo)

– Honest by (Bruno Pieters, Belgio, sede ad Anversa)

– Hood by Air (Shayne Olivier, Stati Uniti, sede a New York)

– J JS Lee (Jackie Lee, Corea del Sud, sede a Londra)

– Jacquemus (Simon Porte Jacquemus, Francia, sede a Parigi)

– Kye (Kathleen Kye, Stati Uniti, sede a Seoul)

– Lena Lumelsky (Helena Lumelsky, Israele, sede ad Anversa)

– Maki Oh (Amaka Osakwe, Nigeria, sede a Lagos)

– Marques’ Almeida (Marta Marques e Paolo Almeida, Portogallo, sede a Londra)

– Meadham Kirchhoff (Edward Meadham, Regno Unito, e Benjamin Kirchhoff, Francia, sede a Londra)

– Minju Kim (Kim Minju, Corea del Sud, sede ad Anversa)

– Miuniku (Tina e Nikita Sutradhar, India, sede a Mumbai)

– Orange Culture (Adebayo Oke-Lawal, Nigeria, sede a Lagos)

– Ostwald Helgason (Susanne Ostwald, Germania, e Ingvar Helgason, Islanda, sede a Londra)

– Paskal (Julia Paskal, Ucraina, sede a Odessa)

– Simone Rocha (Simone Rocha, Irlanda, sede a Londra)

– Stella Jean (Stella Maria Jean Novarino, Italia/Haiti, sede a Milano)

– Suno (Erin Beatty e Max Osterweis, Stati Uniti, sede a New York)

– Thomas Tait (Thomas Tait, Canada, sede a Londra)

– Tillmann Lauterbach (Tillmann Lauterbach, Germania, sede a Parigi)

– Tim Coppens (Tim Coppens, Stati Uniti, sede a New York)

– Vika Gazinskaya (Vika Gazinskaya, Russia, sede a Mosca)

– Yang Li (Yang Li, nato in Cina, cresciuto in Australia, sede a Londra e Parigi)