Uno sguardo alle sfilate delle collezioni donna per l’Autunno/Inverno 2020-2021 delle Maison LVMH

Moda e Pelletteria

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Dopo la sfilata di Marc Jacobs a New York, la Fashion Week donna Autunno/Inverno 2020-2021 è sbarcata a Milano, dove sono state presentate le collezioni di Fendi e Emilio Pucci, nonché la nuova linea di pelletteria di Bvlgari. La Maison Dior ha poi inaugurato la Fashion Week di Parigi, seguita da Kenzo, Patou, Loewe, Celine, Givenchy e Louis Vuitton. Ripercorriamo insieme questi momenti elettrizzanti all’insegna di talento e creatività.

 

Louis Vuitton: Epoche a contrasto

Per la collezione Louis Vuitton Autunno/Inverno 2020-2021, Nicolas Ghesquière, Direttore Artistico delle collezioni Donna della Maison, ha messo a confronto le varie epoche che hanno caratterizzato la moda nei secoli con la libertà contemporanea di abbinare, osare e guardare al passato attraverso un divertente spirito rivoluzionario. La giacca in stile biker si indossa su un abito a pieghe di altri tempi, mentre il bolero appariscente viene abbinato a pantaloni ultra-moderni. La sfilata ha evidenziato l’anacronismo come scelta di stile, proponendo agilità e libertà totale nei confronti del guardaroba. Nel contrasto di stili ed epoche, le convenzioni svaniscono e la personalità individuale prende il sopravvento. Le modelle hanno sfilato sotto lo sguardo di 200 personaggi vestiti in abiti di varie epoche, dal XV secolo fino agli anni ‘50, realizzati dalla costumista Milena Canonero, conosciuta per le sue creazioni nei film Arancia meccanica, Barry Lyndon e Shining di Stanley Kubrick. Composta da Woodkid e Bryce Dessner, anche la musica della sfilata era caratterizzata da una commistione di epoche. Il tema musicale, intitolato Three Hundred and Twenty, è una composizione barocca fatta di movimenti musicali distribuiti su 320 anni. Un’ulteriore illustrazione dell’affinità fra il guardaroba contemporaneo Louis Vuitton creato da Nicolas Ghesquière e il patrimonio della Maison.

 

Givenchy trasforma il corpo femminile in un’opera d’arte

Esprimere il linguaggio del corpo delle donne di potere ed evocare la bellezza imperfetta di un’eroina dei film d’autore: questa l’ambizione della collezione Autunno/Inverno 2020-2021 di Claire Waight Keller per Givenchy. Attraverso una palette di nero, bianco, rosso ciliegia e tabacco, la designer intesse un legame fra l’epoca d’oro del cinema francese e l’arte della performance. Collage di tessuti dalle proporzioni notevoli si abbinano a cappe e cappotti con spalle a pagoda realizzati in finissimo Melton double-face. Maglie scolpite ed eleganti pellicce ecologiche avvolgono il corpo in ampie pieghe. Sul versante degli accessori, torna il cappello Givenchy Haute Couture in morbido feltro a tesa larga, mentre i piedi sfoggiano sandali quasi invisibili delicatamente allacciati alla caviglia. La borsa GV3 disegnata da Claire Waight Keller viene rivisitata in pelle lucida spazzolata e pelle scamosciata in tre tonalità, mentre l’Antigona Soft si presenta avvolta in foulard di seta stampata d’archivio.

 

© Givenchy

Celine annulla i confini fra maschile e femminile

Fedele alla filosofia del Direttore Artistico Hedi Slimane, la collezione Autunno/Inverno 2020-2021 incarna l’evoluzione del guardaroba Celine. Le silhouette della stagione si distinguono per le nuove proporzioni e il velluto liscio. Una collezione unisex, nella quale ogni creazione – comprese le borse – è pensata per essere indossata indifferentemente da uomini e donne. Durante il défilé, ogni look creava un rimando a quello successivo in un gioco di tessuti – velluto liscio per giacche, pantaloni e abiti, e seta per bluse androgine – dando vita a una nuova idea di romanticismo. Alcuni di questi accessori sono stati creati in collaborazione con la Fondation César e reinterpretano le iconiche compressioni dello scultore. Realizzati in argento e vermeil, i gioielli in edizione limitata sono al contempo pendenti e opere d’arte. La collezione ha anche messo in evidenza la nuova linea di gioielleria Les Cristaux Celine, con bracciali, anelli e pendenti realizzati con nove pietre preziose, fra le quali cristallo di rocca, quarzo fumé e star muscovite, scelte da Hedi Slimane per la loro bellezza e simbologia.

© Celine

Loewe e l’esplorazione dei confini del ready-to-wear

Ispirata sia alla pomposità che all’austerità dell’iconografia spagnola, la collezione Autunno/Inverno 2020-2021 di Loewe esplora le silhouette e le texture. Il Direttore Creativo della Maison Jonathan Anderson cerca nuove modalità per fondere la ricchezza dell’artigianalità e del ready-to-wear. Le creazioni in ceramica di Takuro Kuwata – insignito di uno speciale riconoscimento all’edizione del 2018 del Loewe Foundation Craft Prize – sono incorporate agli abiti e alle coulisse delle clutch Flamenco. La collezione esprime un desiderio di dinamismo, audacia e creatività. I volumi sono estremi, così come le texture che coniugano opulenza e funzionalità, finish irregolari e lucidi, filati di lana coordinati e broccati, o filati di cotone con seta jacquard. La tote Hammock abbina camoscio e vitello, mentre preziose clip per calzature apportano una nota regale a décolleté e sneaker creando look sontuosi e al contempo ben equilibrati.

© Loewe

Patou Act 4, il nuovo capitolo della donna dinamica

Patou ha presentato Act 4, il quarto capitolo della rinascita del brand, nella cornice intimista del suo atelier in occasione della Fashion Week parigina, guidato dal Direttore Creativo Guillaume Henry. La donna Patou è a suo agio nelle dinamiche in continua evoluzione: da marinaia a star emergente, passando per l’amante della cucina sempre in movimento. Sempre aperta a nuove possibilità, il suo guardaroba si adatta alla perfezione a ogni occasione e soddisfa i capricci del momento. A volte vaporosi e a volte aderenti, i tagli rispondono al momento e al desiderio, dall’elegante abito da sera alla pratica marinière rossa. A esaltare l’elaborata collezione accessori essenziali e discreti. Da un cappello in stile marinaio con accenti maschili a raffinati orecchini dorati, ogni singola creazione di questo versatile guardaroba disegnata da Guillaume Henry per Patou Act 4 si afferma come must-have.

© Patou

Kenzo: i viaggi come ispirazione

Nel cuore della Maison Kenzo troviamo un viaggio: come quello intrapreso dal fondatore della Maison Kenzo Takada, che lasciò il suo Paese natale, il Giappone, a bordo di una nave diretta in Francia. All’epoca, non sapeva nulla di Parigi e non parlava francese, ma era mosso da un’attrazione inevitabile per il sogno della Haute Couture e il suo epicentro, la Ville lumière. Sono proprio questi sogni e i ricordi di questi viaggi che hanno ispirato la collezione che segna la nomina di Felipe Oliveira Baptista a nuovo Direttore Creativo di Kenzo. Disegnata come oggetto modulare e mobile da riutilizzare per eventi futuri, la struttura tubolare dell’allestimento della sfilata Autunno/Inverno 2020-2021 echeggia questo tema. Uno spirito nomade e anticonformista anima le creazioni della collezione, con cappotti double face che spaziano dalla versione monocromo a quella con stampe e piumini che si trasformano in sacchi a pelo. La sovrapposizione dei materiali porta una nota energica alle silhouette eleganti e alla gamma di tagli. Gli “abiti-quadro” traggono ispirazione dal pittore di Lisbona Júlio Pomar e presentano un motivo tigre ripreso da una serie di dipinti dell’artista degli anni Ottanta, che fa eco all’iconico simbolo di Kenzo. La collezione di debutto di Felipe Oliveira Baptista è un allettante invito alla scoperta e al viaggio.

© Kenzo

Dior: ritorno alle origini per combattere le battaglie di oggi

Per la collezione Autunno/Inverno 2020-2021, la Direttrice Creativa donna Dior Maria Grazie Chiuri attinge ai suoi ricordi adolescenziali, ricreando emozioni forti e i suoi primi amori per la moda, ai quali si ispira per i capi del guardaroba. Maria Grazia Chiuri è particolarmente legata agli scacchi e ai quadri, che ritroviamo nelle gonne plissé e nei cappotti da marinaio, nonché ai pois, un motivo tratto dagli archivi di Monsieur Dior che ha ispirato abiti di varie lunghezze. Questa stagione segna un nuovo inizio anche per la maglieria, presente in tutti i capi essenziali del guardaroba, dalle maglie alle giacche, dalle gonne ai pantaloni. La cornice della sfilata, il giardino delle Tuileries, è stata allestita in collaborazione con il collettivo Claire Fontaine e riflette il sostegno di Maria Grazia Chiuri alla causa femminista attraverso la frase “I say I” all’entrata. Il manifesto dà voce a una storia di auto-affermazione e all’approccio creativo della Maison Dior ai molteplici aspetti dell’individualità femminile.

© Dior

Emilio Pucci attinge al passato per scandire un presente audace

Dopo tre anni lontana dalla passerella, la Maison Emilio Pucci è tornata sotto i riflettori invitando Christelle Kocher a reinterpretare il suo patrimonio. La Direttrice Creativa del brand Koché si è ispirata ai ricchi archivi della Maison fiorentina, rivisitandoli in chiave molto contemporanea. A cominciare dal design di un nuovo logo che sigla l’entrata di Koché nell’universo artistico di Emilio Pucci e simboleggia lo spirito della collezione e della sua audace reinterpretazione del passato. Pizzo e seta femminili si abbinano a jersey tecnico per conferire agli abiti una sferzata di energia, trasformandoli in capi sportswear raffinati. La collezione sfoggia la sua modernità anche attraverso un desiderio di abbattere le barriere tra passato e presente, tra sportswear e abiti da sera e tra generi, attraverso silhouette maschili e femminili in perfetta armonia.

© Emilio Pucci

Fendi, ode a un lustro discreto

La collezione donna Autunno/Inverno 2020-2021 disegnata da Silvia Venturini Fendi, Direttrice Creativa della Maison romana, è scandita da toni intesi ed esuberanti. Un sottile mix di materiali contraddistingue tutti i look: cashmere, pelliccia, pelle e pizzo sono protagonisti della stagione, in un connubio armonioso e discreto. L’elegante palette predilige toni monocromatici in perfetto equilibrio. La donna Fendi afferma la sua personalità seducente, con discrezione e finezza. I capi sfoggiano proporzioni generose, come le avvolgenti maglie bouclé e i voluttuosi cappotti di pelliccia. Sul versante degli accessori, sono le borse a catturare l’attenzione, in particolare le iconiche Baguette e Peekaboo (la quale per la prima volta svela una forma a fisarmonica). Al loro fianco, shopper in pelle e charm ispirati al packaging vintage di Fendi, tra i temi dell’ultima collezione uomo della Maison.

© Fendi

Bvlgari presenta la nuova borsa Bvlgari 7 Ways

A metà della Fashion Week, la Maison Bvlgari ha presentato la sua nuova collezione di pelletteria e accessori a Milano. Ispirati a gioielli raffinati, questi nuovi modelli sono destinati a portare il glamour verso nuove vette, grazie ai richiami all’emblematico motivo serpente di Bvlgari. Ad esempio, la borsa Bvlgari 7 Ways si indossa in sette modi diversi, allusione alla natura trasformista del serpente che, sotto forma di gioiello, impreziosisce tutti questi nuovi modelli. Bvlgari ha inoltre presentato la sua nuova linea eyewear, ispirata all’ultima collezione B.zero1 dallo spirito retro-futurista.

© Bvlgari