In occasione della COP 15, LVMH annuncia nuove ambiziose iniziative per promuovere la biodiversità, in linea con i suoi obiettivi ambientali.

La salvaguardia della biodiversità è fondamentale per i sei settori di attività del Gruppo LVMH, le cui materie prime principali provengono dalla natura. La lotta al riscaldamento globale è senza alcun dubbio una questione essenziale, ma è complementare alle altre sfide ambientali e agli impatti della conservazione degli ecosistemi. Convinti che le aziende abbiano un ruolo decisivo in materia, LVMH e una delegazione delle sue Maison hanno mantenuto un dialogo costante con le parti interessate. Alla COP 15 di Montréal, hanno presentato le loro principali azioni per tutelare la biodiversità.

In occasione della COP 15, tenutasi in Canada dal 7 al 19 dicembre, LVMH ha annunciato diverse iniziative in linea con gli impegni del Gruppo per favorire la biodiversità:

  • LVMH ha intensificato la sua collaborazione con l’UNESCO – iniziata nel 2019 – per ridurre le conseguenze del cambiamento climatico sulla diversità biologica e migliorare la resilienza degli ecosistemi. Una parte della partnership sarà consacrata alla valutazione e alla monitoraggio delle attività svolte: verrà dunque analizzato l’apporto di questi programmi alla tutela della biodiversità e delle comunità locali, in particolare nel bacino amazzonico.
  • Dal 9 novembre, LVMH è diventato un membro attivo del forum TNFD (Taskforce on Nature-related Financial Disclosures).

Questo consorzio, composto da oltre 750 partner e un gran numero di istituzioni, mira a sviluppare un quadro specifico di gestione del rischio, per consentire ai suoi membri di monitorare al meglio le azioni positive e negative sulla natura. L’obiettivo è quello di guidare le decisioni di pianificazione strategica e asset allocation. Entrando a far parte del forum TNFD, LVMH contribuirà allo sviluppo di questi standard.

LVMH, ora partner della Circular Bioeconomy Alliance (CBA), presenta due nuovi programmi d’azione nell’ambito del suo piano per la biodiversità:

  • Uno in Amazzonia, per ripristinare la copertura forestale nell’Amazzonia meridionale ecuadoriana e in quella settentrionale peruviana, e per promuovere e rafforzare lo sviluppo di un’economia rigenerativa nelle comunità indigene amazzoniche.

Il progetto, realizzato in collaborazione con Reforest’Action, mira a ripristinare gli ecosistemi forestali, promuovere la medicina naturale e garantire la sicurezza alimentare delle comunità locali..

  • L’altro in Ciad, già presentato alla COP 27, che ha l’obiettivo di affrontare una delle principali sfide del continente africano. Parte del progetto della Grande Muraglia Verde, questa iniziativa agroforestale di ampio respiro interesserà il Lago Ciad.

Sostenuto da LVMH e fondato nel 2020 da Sua Maestà il Re Carlo III allora Principe di Galles, il Living Lab della CBA propone nuovi metodi sostenibili e rigenerativi per la produzione di cotone in Ciad, al fine di ripristinare la biodiversità e creare opportunità economiche per la popolazione locale.

Queste iniziative rafforzano gli impegni già assunti dal Gruppo nel suo programma ambientale, LIFE 360:

  • Entro il 2026, LVMH mira a eliminare gli approvvigionamenti in aree ad alto rischio di deforestazione o desertificazione, ed a certificare il 100% delle materie prime strategiche secondo gli standard più rigorosi per preservare gli ecosistemi e le risorse idriche.
  • Entro il 2030, il Gruppo ha l’obiettivo di rigenerare 5 milioni di ettari per preservare l’habitat della fauna selvatica e ha già iniziato a implementare programmi di agricoltura rigenerativa per materie prime strategiche quali uva, cotone, lana o pelle. Inoltre, LVMH contribuirà all’impegno collettivo per rigenerare gli ecosistemi e preservare piante e specie animali particolarmente a rischio. Nel 2021, sono stati protetti e rigenerati 657.000 ettari .
  • Sensibile più che mai al tema del benessere animale, LVMH continua ad applicare la Carta pubblicata nel 2019, collaborando attivamente con i suoi fornitori.

PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DEL GRUPPO (orario locale, Montréal, Canada)

I rappresentanti del Gruppo e delle sue Maison hanno partecipato ai seguenti eventi:

Venerdì 9 dicembre, dalle 16:30 alle 18:00 (Auditorium, di Place Québec, action zone, Palais des Congrès): “Business contributions towards the post-2020 Global Biodiversity Framework: learnings from sourcing collaborations and actions across value chains”

  • Questa tavola rotonda, organizzata da OP2B (One Planet Business for Biodiversity), Textile Exchange, UEBT (Union for Ethical BioTrade) e LVMH, ha analizzato gli insegnamenti tratti dalle collaborazioni e dalle azioni di approvvigionamento attraverso le catene di valori.
  • Relatore di LVMH: Cécile Joucan, Project Manager per la Biodiversità del Gruppo..

Domenica 11 dicembre, dalle 14:30 alle 15:15 (Sala gruppi di lavoro 2, Palais des Congrès): “A Global Dialogue on Strengthening the Links between Nature and Cultures to Achieve a Sustainable and Ecological Civilisation”

  • Questa tavola rotonda, organizzata nell’ambito del Vertice sulla Natura e sulla Cultura COP 15, ha riflettuto su come la nuova fase di questo programma comune rafforzi i legami tra natura e cultura nella conservazione e nell’uso sostenibile delle aree naturali, anche attraverso l’uso dei know-how tradizionali.
  • Relatori dell’UNESCO e di LVMH: Hélène Valade, Direttrice Sviluppo Ambientale del Gruppo, che è intervenuta sul nuovo programma di lavoro relativo ai legami tra diversità biologica e culturale.
  • Per seguire l’evento da remoto: https://cbd.int/live

Lunedì 12 dicembre, dalle 14:30 alle 16:30 (Sala polivalente, 2° piano, Palais des Congrès): “Greening Value Chains”

  • Questa tavola rotonda, organizzata nell’ambito del Vertice sul Business e sulla Biodiversità COP 15, ha presentato le principali sfide e soluzioni per affrontare gli effetti della catena di valori sulla biodiversità.
  • Relatore di LVMH: Hélène Valade, Direttrice Sviluppo Ambientale del Gruppo.
  • Per seguire l’evento da remoto: https://cbd.int/live

Mercoledì 14 dicembre, dalle 8:30 alle 10:30 (Humaniti Hotel): “Nature Data Lab: Agri-food sector”

  • Questo seminario, organizzato nell’ambito degli incontri del TNFD (Taskforce on Nature-related Financial Disclosures), si è focalizzato sulle opportunità e sulle sfide del quadro TNFD, in particolare nel settore agricolo.
  • Relatori di LVMH: Alexandre Capelli, Vice-direttore ambientale del Gruppo Sandrine Sommer, Direttrice dello Sviluppo Sostenibile di Moët Hennessy..

Giovedì 15 dicembre, dalle 15:00 alle 15:45 (Hub Business e Finanza ): “How can companies reduce their impacts and dependencies on nature?”

  • Questa tavola rotonda, organizzata da ORÉE, ha riflettuto sull’importanza di valutare gli impatti delle aziende e sul potere dei fiori nella rigenerazione degli ecosistemi. Fondata nel 1992, ORÉE è un’associazione che federa e anima una rete di oltre 180 membri (aziende, enti locali, associazioni professionali e ambientali, organizzazioni accademiche e istituzionali…) per condividere e attuare una dinamica ambientale a favore dei territori.
  • Relatore di LVMH: Isabelle Sultan, Direttrice dello Sviluppo Sostenibile di Parfums Christian Dior..

Venerdì 16 dicembre alle 18:15 (Aula Cangshan, 513C, Palais des Congrès): “UNESCO Earth Network, a programme to strengthen the role of UNESCO designated sites in the implementation of the post-2020 global biodiversity framework and the 2030”

  • Questa tavola rotonda è stata organizzata dall’UNESCO.

In qualità di partner del MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO, LVMH è intervenuta in un incontro dedicato all’“Earth Network”, un programma dell’UNESCO volto a rafforzare il ruolo dei siti designati nell’attuazione del quadro globale della biodiversità post 2020.

  • I principali obiettivi del programma sono:

– Supporto alla gestione, al ripristino e alla resilienza degli ecosistemi nei siti designati dall’UNESCO (o in via di designazione), attraverso la formazione e la condivisione di esperienze e buone pratiche;

– Mitigazione e adattamento degli ecosistemi agli effetti del cambiamento climatico;

– Sostegno ai giovani e alle comunità locali per realizzare cambiamenti trasformativi di valori e pratiche.

  • Relatore di LVMH: Alexandre Capelli, Vice-direttore ambientale del Gruppo.
  • Durante tutta la durata della COP 15 (Palais des Congrès):

LVMH continua a sostenere l’arte al servizio dell’ambiente con l’opera “Econario” dell’artista Thijs Biersteker, realizzata in collaborazione scientifica con il MAB dell’UNESCO.

Esposta nel cuore della COP 15, in uno spazio di 180 m2 al 2° piano tra la sala conferenze e le sale stampa, questa creazione appassirà o crescerà (fino a 5 metri di altezza) ogni giorno in base agli impegni presi per proteggere la biodiversità. È come se si trattasse di un “termometro” che misura i progressi delle discussioni evocate durante il vertice.

La COP 15 suggella la seconda collaborazione del Gruppo con l’artista, che aveva già presentato la sua opera “Wither” nel padiglione di LVMH e dell’UNESCO al Congresso Mondiale sulla Conservazione della Natura (IUCN) tenutosi a Marsiglia nel 2021.

GLI IMPEGNI DI LVMH A FAVORE DELLA BIODIVERSITÀ

Parte del programma LIFE 360 (LVMH Initiatives for the Environment), la strategia per la biodiversità di LVMH si articola in quattro aree:

  1. Misurare in modo chiaro e accurato l’impronta sulla biodiversità
  2. Evitare e ridurre l’impatto sugli ecosistemi
  3. Impegnarsi per il benessere animale
  4. Rigenerare gli ecosistemi

Dal 2019, LVMH e l’UNESCO collaborano nell’ambito del programma scientifico intergovernativo MAB (Man and Biosphere), che ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare in modo sostenibile la biodiversità sul nostro pianeta. Questo programma scientifico, di cui LVMH è l’unico partner privato, rappresenta un contesto innovativo per la cooperazione internazionale: oltre a preservare le aree protette, l’iniziativa ha l’obiettivo di attuare buone pratiche per lo sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite.

Questa ambizione si sta concretizzando con un progetto congiunto che prevede un finanziamento quinquennale di cinque milioni di euro per combattere la deforestazione in Amazzonia.

I primi due anni del programma hanno portato a risultati molto concreti e alla realizzazione di oltre 41 progetti: il più importante di questi riguarda l’implementazione di un database geospaziale per raccogliere e monitorare tutti i dati sul campo, e per sorvegliare la copertura forestale. Sono state organizzate anche alcune sessioni di formazione in tre zone della biosfera, specialmente per accelerare la diffusione dell’agroforestazione. Nel 2021, sono stati aperti diversi vivai nella zona della Biosfera di Beni che dal 2022 hanno consentito di produrre 10.000 piantine per quattro comunità locali.

LE AZIONI DELLE MAISON LVMH

Parfums Christian Dior si impegna a perpetuare la coltivazione dei fiori a livello locale, collaborando ad esempio con i coltivatori di Fleurs d’Exception du Pays de Grasse che hanno contribuito a far rivivere il know-how floreale, classificato patrimonio immateriale dell’UNESCO. La Maison promuove, inoltre, metodi di coltivazione rigenerativi per reintrodurre i fiori negli ecosistemi agricoli.

Oltre a collaborare con l’UEBT (Union for Ethical BioTrade), il brand si impegna a certificare in agricoltura biologica e/o rigenerativa il 100% dei suoi 42 giardini e dei giardini partner di tutto il mondo entro il 2030, e progressivamente anche le sue colture da campo (in particolare della barbabietola, fonte d’alcol per le sue fragranze). La Maison collabora anche con il campus agricolo HECTAR per valutare la possibile introduzione delle colture floreali nelle aziende alimentari.

Nell’ambito della sua ambiziosa strategia ambientale, Guerlain ha sviluppato un programma dedicato alla salvaguardia delle api, in particolare attraverso l’iniziativa “Women for Bees” realizzata in collaborazione con l’UNESCO e l’OFA (L’Observatoire Français d’Apidologie – L’Osservatorio Francese di Apidologia). Questo programma imprenditoriale al femminile è stato ideato per formare nuove apicoltrici, creare nuovi centri d’apicoltura nelle riserve della biosfera mondiale dell’UNESCO e valutare i benefici dell’impollinazione.

La diversità delle api contribuisce al mantenimento dell’ecosistema nella Riserva della Biosfera Tonle Sap in Cambogia.

La tutela di due specie di api autoctone – l’ape gigante asiatica (Apis dorsata) e l’ape nana rossa (Apis florea) – è essenziale per la produzione di frutti e semi nella foresta sommersa che costeggia Tonle Sap, il più grande lago permanente d’acqua dolce del Sud-Est asiatico, nonché importante serbatoio di carbonio.

Guerlain ha inoltre stipulato un accordo di sponsorizzazione triennale con il Comitato francese dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), con l’obiettivo di stilare una Lista Rossa delle specie di api selvatiche a rischio in Francia. Identificare le minacce per le api e monitorare il loro tasso di declino contribuirà a sensibilizzare l’opinione pubblica e ad allertare le autorità affinché adottino azioni concrete per proteggerle.

Infine, ricordiamo il programma ambientale e sociale di Moët Hennessy, che consacra un’attenzione particolare alla conservazione dei suoli. Nelle Maison di Vini e Alcolici, la qualità dei prodotti dipende dalla salubrità dei loro terroir, ma anche dal savoir-faire tramandato dai fondatori di queste emblematiche tenute. Nell’ambito del programma Living Soils Living Together, le Maison Moët Hennessy hanno abolito l’uso di pesticidi nei propri vigneti, optando per pratiche di agricoltura rigenerativa (che prevedono, ad esempio, di tenere il suolo sempre coperto o la policoltura). La prima edizione di World Living Soils Forum, tenutasi ad Arles nel giugno 2022, testimonia appieno la voglia di cambiamento di Moët Hennessy, che si mobilita concretamente a favore della conservazione dei terreni. Questo evento senza precedenti ha riunito un centinaio di esperti di tutto il mondo, animati da una passione e un impegno comune: la tutela e la rigenerazione dei suoli.