“Jean-Michel Basquiat – Egon Schiele”: dal 3 ottobre 2018, la Fondation Louis Vuitton presenta due esposizioni straordinarie

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Dal 3 ottobre 2018 al 14 gennaio 2019, la Fondation Louis Vuitton presenta mostre separate di due artisti accomunati da vite straordinariamente intense e troppo brevi: Egon Schiele (1890-1918) e Jean-Michel Basquiat (1960-1988). Con una selezione di 250 opere della loro prolifica produzione, la Fondation Louis Vuitton celebra i percorsi dei due artisti che, come spiega la direttrice artistica Suzanne Pagé, “si consideravano profeti dell’arte ed esprimevano una genialità fuori dal comune”.

In meno di un decennio, Egon Schiele e Jean-Michel Basquiat divennero esponenti di primo piano dell’arte del XX secolo. Due artisti accomunati da uno stesso destino, entrambi con un insieme di opere dall’impatto straordinario realizzato in un lasso di tempo molto breve. Le due esposizioni a loro dedicate fanno emergere il contesto ben definito della loro produzione artistica, che ha visto la luce in due periodi storici floridi per l’arte seppure molto diversi. Per Schiele, la Vienna di inizio Novecento, capitale dell’impero austro-ungarico e straordinario crocevia di intellettuali e artisti. Per Basquiat la New York dei primi anni ‘80, dove visse e creò attingendo alla dinamica scena underground e alla cultura urbana, sollevando interrogativi profondi sull’arte e l’identità.

La mostra dedicata a Egon Schiele riunisce 110 opere, principalmente disegni provenienti da collezioni private. Indissociabile dall’atmosfera della Vienna dell’inizio del XX secolo, la dimensione tragica e intimista dell’opera di Schiele lo innalza tra i grandi dell’espressionismo. Influenzata da Gustav Klimt, l’opera di Schiele è inizialmente caratterizzata da uno stile ornamentale per poi evolversi ed essere segnata da un approccio più caotico: contorti e amputati, i corpi che disegna sono l’espressione frontale del desiderio e dei sentimenti tragici della vita. In una decina d’anni, l’artista ha realizzato circa 300 dipinti e diverse migliaia di disegni prima di essere colpito dall’influenza spagnola nel 1918.

L’opera di Jean-Michel Basquiat è presentata su quasi 2500 metri quadrati e su quattro livelli della Fondation Louis Vuitton. Un’esposizione che copre cronologicamente l’intera carriera del pittore concentrandosi su 135 opere decisive e presenta diverse serie mai esposte in Europa, nonché dipinti che raramente è stato possibile ammirare dopo la morte dell’artista. Come Schiele, anche Basquiat è tormentato dalla morte. Sebbene incredibilmente vive, le sue opere sono invase da scheletri e teschi, come se vedesse in ogni essere umano un defunto potenziale. La sua scomparsa prematura nel 1988 ha interrotto una produzione artistica straordinariamente prolifica sviluppatasi in appena un decennio che conta oltre mille dipinti e innumerevoli disegni.

Queste due mostre d’eccezione sono riconducibili a uno dei quattro temi che definiscono la collezione della Fondation Louis Vuitton: quello della visione soggettiva ed espressionista dell’artista. Con Egon Schiele, la Fondation Louis Vuitton dedica per la prima volta una monografia a un artista “storico”. È inoltre la prima volta che la Fondation Louis Vuitton dedica un’esposizione così ampia a un singolo artista: Jean-Michel Basquiat, le cui opere sono anche ben presenti nella collezione permanente. Da questo doppio evento emerge ancora una volta l’impegno della Fondation Louis Vuitton a promuovere la creazione artistica contemporanea inserendola in una prospettiva storica.