Louis Vuitton a Tokyo per il terzo capitolo di ‘Message in a Bottle’, evento itinerante per la presentazione della collezione uomo Primavera-Estate 2021

Moda e Pelletteria

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Dopo la cancellazione della Fashion Week di Parigi lo scorso luglio, i brand di moda del Gruppo LVMH hanno escogitato una serie di soluzioni alternative per presentare le proprie collezioni uomo Primavera-Estate 2021. Louis Vuitton ha optato per un approccio digitale esclusivo incentrato su uno storytelling originale, abbinato a un’implementazione locale indipendente dal calendario ufficiale del mondo della moda. Tre capitoli e tre destinazioni per una sfilata di moda decisamente improntata al cliente.

La storia della nuova collezione uomo di Louis Vuitton è unica e, di conseguenza, la Maison ha immaginato una modalità unica per presentarla. Lo scorso 10 luglio nel primo, spettacolare capitolo di questo lungo viaggio ha pubblicato sulla sua rete di media digitali un cortometraggio intitolato “Zoooom with Friends”. Dagli atelier di Asnières al lungofiume della Senna, un colorato gruppo di animali animati solca le strade di Parigi, prima di salire a bordo di un’imbarcazione diretta a Shanghai, secondo scalo della collezione uomo Primavera-Estate 2021 di Louis Vuitton.

© Louis Vuitton

Il 1° capitolo introduce inoltre il concetto di “Upcycling Ideology”, pensato dal direttore artistico uomo di Louis Vuitton, Virgil Abloh. La visione di una moda più sostenibile dello stilista è volta a superare la stagionalità per creare capi ricondizionati, ottenuti riciclando i materiali in eccesso delle collezioni precedenti, nonché le idee e i pezzi delle stagioni precedenti. Un’idea semplice ed elegante: l’abbigliamento risponde a canoni reinterpretati stagione dopo stagione, senza sacrificare la creatività.

Questo principio si è palesato nella sfilata del 6 agosto a Shanghai, quando la Maison ha presentato la sua nuova collezione uomo. Tra i moli della città, davanti a circa un migliaio di spettatori, il secondo capitolo ha messo in scena un universo ipnotico, nel quale il valore è una caratteristica intrinseca della visione che ispira al pubblico. “Zoooom and friends” si è poi unito allo spettacolo sotto forma di marionette, riprendendo un leitmotiv caro a Virgil Abloh sin dal suo arrivo da Louis Vuitton in qualità di direttore creativo: vedere il mondo attraverso gli occhi dei bambini.

© Louis Vuitton

L’avventura è proseguita a Tokyo il 2 settembre con una sfilata che, attraverso i motivi dei capi da una parte e le mascotte e i palloncini giganti dall’altra, ha trasmesso un senso di surrealismo. Come a Shanghai, l’evento ha veicolato un messaggio di inclusione e unità grazie a una collezione che celebra il multiculturalismo e la memoria di uno scambio interculturale storico. A emblematici look Louis Vuitton si sono affiancate creazioni ispirate alle radici ghanesi di Virgili Abloh, nonché pezzi influenzati dall’Afrofuturismo. Più della metà delle silhouette si sono rifatte ai look visti sulle passerelle di Shanghai il mese prima.

Con questo evento avanguardista, Louis Vuitton apre le porte a una nuova era di sfilate ed eventi di moda, con un approccio incentrato sul consumatore e sostenuto da una strategia di implementazione locale, amplificata da una forte presenza digitale. I livelli di performance delle piattaforme di Louis Vuitton registrati dopo lo show di Shanghai confermano l’impatto considerevole di questa visione innovativa: oltre 100 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.