Louis Vuitton presenta 200 Trunks 200 Visionaries: The Exhibition, la mostra che celebra il duecentesimo anniversario della nascita di Louis Vuitton

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Omaggio all’innovativo patrimonio di Louis, la mostra è un palcoscenico per i pezzi originali e unici creati da 200 artisti visionari amici della Maison. La prima tappa di questo tributo collettivo al fondatore di Louis Vuitton è stata Asnières, vicino Parigi, a dicembre 2019; nel corso del 2022 la mostra sarà spostata a Singapore, Pechino, Tokyo, New York e Londra.

Per celebrare l’importantissimo anniversario del 4 agosto, la Maison ha invitato numerosi talenti di ogni estrazione sociale a prendere parte a questa iniziativa, che toccherà diversi ambiti dall’arte e la cultura, alla scienza, fino allo sport, le cause umanitarie e molto altro. L’obiettivo? Creare una personalissima versione dell’iconico baule Louis Vuitton a partire da concetti astratti e visioni oniriche. Artisti visionari come Jean-Michel Othoniel, Jean-Philippe Delhomme, Nigo e BTS hanno già lasciato il segno. Questi talenti hanno lasciato che fosse la loro immaginazione a guidarli, utilizzando delle metaforiche tele bianche di 50 x 50 x 100 cm, circa le stesse dimensioni del baule originale progettato da Louis negli anni Cinquanta dell’Ottocento.  Faye McLeod, Direttore Immagine di Louis Vuitton, ha affermato che “il fine ultimo di questa iniziativa è la creatività, un vero omaggio al genio e allo spirito imprenditoriale di Louis. È una preziosa opportunità per scoprire in che modo talenti così diversi elaborano la medesima consegna e allo stesso tempo apprezzare la creatività di ognuno di essi”.

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Il progetto LV200 rimane comunque un’iniziativa filantropica. Gli artisti, infatti, hanno devoluto i loro guadagni a 15 ONG di 13 Paesi del mondo, selezionate tra quelle che si dedicano al supporto dei giovani attraverso sforzi creativi. Sono stati raccolti due milioni di euro. Una volta terminata la mostra, inoltre, tutti i 200 bauli e i pezzi ad essi collegati saranno messi all’asta da Sotheby’s a dicembre 2022. Tutti i proventi saranno direttamente devoluti a un programma di borse di studio destinato a ridurre le disuguaglianze presenti nei settori creativi, con l’obiettivo di garantire un accesso più ampio ed equo agli studi artistici e allo sviluppo delle competenze, indipendentemente dalle risorse economiche degli studenti.

Tuttavia, prima dell’asta di dicembre 2022, i visitatori da tutto il mondo avranno la possibilità di ammirare il lavoro collettivo di questi artisti visionari, a cui è stata data carta bianca per la realizzazione di opere d’arte uniche. Prima dell’inaugurazione della mostra, inoltre, i bauli sono stati esposti digitalmente tramite video proiettati nelle boutique Louis Vuitton; un assaggio in anteprima. In seguito la mostra è stata finalmente inaugurata presso la storica dimora di famiglia di Louis Vuitton a Asnières, vicino Parigi.

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All’arrivo i visitatori sono condotti al primo piano da cui si può ammirare l’eccezionale architettura della dimora del XIX secolo, un autentico legame tra passato e presente. Nella seconda sala, poi, i visitatori sono trasportati nel futuro. I bauli sono esposti a varie altezze a creare meravigliose forme casuali e posizionati sulle stesse casse che saranno poi utilizzate per spostarli durante il tour mondiale della mostra. Al centro di questa sala dal panorama così variegato si trova Monsieur Louis, un baule robotico, futuristica rappresentazione che espone i pezzi in formato digitale. La mostra continua poi al piano inferiore, dove è stato ricreato un paesaggio onirico dai colori accesi e vivaci. Oggetti e animazioni sono esposti in una sala immersiva: video interviste, libri e una stanza musicale segreta dove è possibile ammirare un baule a forma di jukebox, progettato dal produttore musicale e dj britannico Benji B.

La mostra trasporta i visitatori attraverso un percorso progettato nei minimi dettagli per creare una connessione con la storia di Louis, rendendogli omaggio attraverso un’esperienza visuale esclusiva. Dopo la tappa di Parigi, a febbraio la mostra verrà spostata a New York, e da lì verso le altre destinazioni ogni paio di mesi.