Tre domande per Chantal Gaemperle, Vicepresidente esecutiva di LVMH per le risorse umane e le sinergie, in occasione della pubblicazione del report sulla Responsabilità sociale 2019

1 – La pubblicazione del report sulla Responsabilità sociale 2019 di LVMH coincide con l’arrivo della crisi causata dal Covid-19. Come interpreta la politica di responsabilità sociale del Gruppo alla luce di questa crisi senza precedenti?

Questa crisi è unica sia in termini di gravità che di portata internazionale. Il mio primo pensiero è rivolto a tutti coloro che hanno continuato a lavorare, a coloro che aiutato le persone più fragili ad andare avanti, nonostante la crisi abbia reso la loro situazione ancora più precaria e, naturalmente, a tutti coloro che hanno contratto la malattia.

La crisi ha rivelato ciò che siamo: un team impegnato! Questo impegno ci ha consentito – tra le numerose iniziative – di produrre gel disinfettante per le mani, maschere e camici per strutture sanitarie, comuni, enti no profit e grandi organizzazioni, nonché di distribuire pasti al personale sanitario. Inoltre, grazie all’efficienza della nostra rete globale, LVMH ha potuto fornire i dispositivi medici più essenziali agli enti pubblici.

La politica di responsabilità sociale che attuiamo da più di dieci anni riflette la nostra profonda convinzione, secondo cui “le persone fanno la differenza”. La nostra politica si fonda sul rispetto delle persone, della loro individualità e diversità, sulla tutela della salute e della sicurezza, sulla trasmissione del savoir-faire unico alla base del nostro patrimonio e sul sostegno delle popolazioni più fragili e vulnerabili.

Le nostre azioni locali ci hanno permesso di costruire una vasta rete di partner, rappresentanti delle comunità ospitanti nei paesi e nelle città in cui è presente il Gruppo, organizzazioni no-profit e ONG, con cui collaboriamo per promuovere le cause in cui più crediamo.

Grazie al talento, alla motivazione e alla mobilitazione del nostro team in tutto il mondo, il Gruppo LVMH ha saputo rispondere con reattività all’emergenza legata al Covid-19. Questo impegno molto significativo è fondamentale per attrarre e fidelizzare clienti e persone di talento.

© Boris Allin

2- Un altro tema importante è quello relativo alla diversità e al rispetto per l’individualità, un ambito in cui c’è ancora tanto da fare. Qual è la posizione di LVMH in merito?

C’è ancora molta strada da fare, ne siamo consapevoli, ma la nostra determinazione rimane inalterata. I recenti avvenimenti ci hanno ricordato come il pregiudizio e gli stereotipi possano avere conseguenze tragiche. LVMH e le sue Maison condannano fermamente e senza riserve il razzismo e ogni forma di discriminazione.

Allo stesso tempo, condannare il razzismo e la discriminazione significa anche agire concretamente nel lungo termine per costruire un’organizzazione più inclusiva in cui le persone possano essere sé stesse ed esprimere appieno il loro talento, senza dover nascondere o negare parte della loro identità. È nostro dovere garantire il rispetto di tutti. Ed è essenziale che ognuno possa far sentire la propria voce senza dover subire micro-aggressioni a livello quotidiano, spesso dettate da stereotipi, da una visione distorta della realtà, o semplicemente da una mancanza di consapevolezza. Ecco perché è così importante parlare di queste tematiche.

Negli ultimi dieci anni, LVMH e le sue Maison hanno lanciato diverse iniziative al fine di combattere la discriminazione e rafforzare l’inclusione.

Abbiamo iniziato con l’applicazione di standard più esigenti nell’ambito del processo di assunzione, conducendo campagne di verifica della discriminazione. Abbiamo rafforzato il Codice di Condotta LVMH e introdotto una formazione obbligatoria contro le discriminazioni per tutti gli addetti alla selezione del personale.

Nel 2019, abbiamo attivato una formazione per sensibilizzare i nostri dipendenti, a ogni livello dell’organizzazione, sugli stereotipi, i pregiudizi e i pregiudizi inconsci. Abbiamo continuato questo percorso nel 2020, nonostante le condizioni imposte dalla pandemia di Covid-19.

Stiamo portando avanti i nostri impegni di lunga data:

– Assumere, garantire l’occupazione e favorire l’inclusione delle persone disabili

– L’uguaglianza di genere è un altro dei nostri obiettivi. Prima abbiamo dovuto rompere il soffitto di cristallo. Nel 2007, solo il 23% dei ruoli di alta dirigenza erano ricoperti da donne, un numero che ora è aumentato del 44% grazie al programma EllesVMH, attivo all’interno del Gruppo LVMH in tutto il mondo. Nel 2019, sette donne sono state nominate CEO all’interno del Gruppo. Inoltre, abbiamo lanciato SHERO, una piattaforma inclusiva creata per incoraggiare i dipendenti a impegnarsi sul tema dell’uguaglianza di genere.

In occasione del Pride Month, abbiamo recentemente ribadito il nostro impegno a favore della comunità LGBTI. Nel marzo 2019, il Comitato esecutivo di LVMH e le nostre Maison hanno sottoscritto gli standard di condotta aziendale delle Nazioni Unite per combattere la discriminazione di lesbiche, omosessuali, bisessuali, transgender e intersessuali, testimonianza concreta del nostro impegno a favore dei diritti degli individui, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dall’identità di genere. Ciò sottolinea anche il fatto che garantire una cultura inclusiva in cui ogni individuo venga rispettato e possa esprimere liberamente il proprio talento è compito di tutti!

© LVMH

Riconosciamo che ci sia ancora molto da fare. Abbiamo tutti un ruolo da svolgere, non solo i nostri team delle Risorse Umane, ma anche i dipendenti: si tratta di un dovere umano. La diversità dei nostri collaboratori e il rispetto dell’identità di ciascun individuo stimolano la creatività e l’innovazione in tutte le nostre Maison, favorendone il successo. Il mio compito è quello di mobilitare l’organizzazione per promuovere questa diversità dalle molteplici sfaccettature e assicurare l’inclusione a ogni livello dell’organizzazione. Ognuno deve avere il coraggio di essere sé stesso per esprimere appieno il proprio potenziale durante i vari stadi della carriera professionale.

3 – Quali altre iniziative ritieni particolarmente significative?

Gli artigiani delle nostre Maison vantano un savoir-faire unico che è stato tramandato di generazione in generazione, sublimando le nostre creazioni. Sentiamo molto la responsabilità di preservare questi savoir-faire radicati nel tempo per trasmetterli alle nuove generazioni. Siamo molto orgogliosi della creazione dell’Institut des Métiers d’Excellence di LVMH, il cui obiettivo è quello di preservare il savoir-faire dei nostri artigiani. Gli apprendisti, selezionati grazie alla passione per l’artigianato, la creatività e la vendita, possono formarsi in 20 professioni diverse: stilista, artigiano pellettiero e creatore di bauli, gioielliere, designer, consulente di vendita, ecc. Il processo di assunzione avviene in collaborazione con organizzazioni specializzate che promuovono le pari opportunità, coinvolgendo giovani provenienti da quartieri svantaggiati, disabili e persone che desiderano intraprendere una nuova carriera professionale. In Francia, organizziamo ogni anno una fiera professionale a Clichy-sous-Bois, un comune alle porte di Parigi che soffre fortemente della mancanza di posti di lavoro stabili e dove siamo coinvolti in numerose iniziative.

Sin dal suo lancio in Francia, in Italia e in Svizzera, sono entrati a far parte dell’IME circa 800 apprendisti e il 97% ha ottenuto il diploma. Inoltre, il loro tasso di inserimento nel settore del lusso è pari al 74%.

Nel difficile contesto attuale, abbiamo prestato particolare attenzione ai nostri giovani apprendisti, per aiutarli a mantenere i contratti. Molti di loro potranno estendere il corso di studio e ricevere supporto fino al conseguimento del diploma.

© LVMH

Un altro programma di accompagnamento che mi piacerebbe sviluppare ulteriormente è stato lanciato nel 2019 per aiutare gli adulti di età superiore ai 25 anni che hanno difficoltà a entrare nel mercato del lavoro. È stata quindi messa a punto una formazione professionale chiamata LIVE (Institut des Vocations pour l’Emploi): un programma di accompagnamento completo comprendente lo sviluppo di competenze chiave, una formazione professionale e la possibilità di scoprire una vasta gamma di professioni. Il primo centro, inaugurato lo scorso 16 settembre a Clichy-sous-Bois, ha accolto il primo gruppo di 55 candidati. Nei prossimi mesi, saranno aperti altri due centri in Francia.

Tutte queste iniziative riflettono il nostro spirito, motivato sia dal desiderio di preservare il savoir-faire e il patrimonio, per noi assolutamente indispensabili, sia dal forte impegno a favore della responsabilità sociale, che contribuisce alla costruzione di un mondo migliore. Dobbiamo dare una mano a chi ha bisogno, a chi non crede nel proprio talento e nel proprio potenziale. È proprio così che desidero svolgere il mio compito, promuovendo questa dimensione inclusiva e facendo il possibile affinché venga condivisa da tutti i dipendenti di LVMH.

© LVMH