Il mio Mestiere d’Eccellenza
Sono Designer stampe e ricami da Patou. Partendo dalle direttive del Direttore Artistico Guillaume Henry disegno tutte le decorazioni degli abiti della Maison. Il mio ruolo, però, va ben oltre questo incarico: sono anche responsabile della supervisione dello sviluppo dei capi. Infatti, lavoro in stretto contatto con l’équipe di Patou, i produttori e gli artigiani per la scelta dei materiali migliori e per capire quali siano le strade percorribili nella concezione dei modelli in funzione delle informazioni scambiate.
Il mio percorso
La mia carriera è strettamente legata a quella di Guillaume Henry: lui, infatti, era il presidente della giuria al mio diploma presso l’istituto ESMOD di Lione. Proprio per questo motivo ho potuto iniziare con uno stage da Carven, dove lavorava all’epoca. L’ho poi seguito da Nina Ricci e, da tra anni a questa parte, da Patou, dove è stato chiamato per ricostruire l’immagine la Maison. Sono parte di questa avventura fin dai suoi albori.
Le qualità fondamentali per fare questo mestiere
Anche se non penso sia propriamente una qualità, è molto importante imparare a non autoimporsi delle barriere per continuare a essere creativi. È anche necessario un grande rigore perché le mie creazioni rispondono a specifiche esigenze tecniche, che richiedono un riflessione quasi matematica. Questo è il vero nodo del mio mestiere: riuscire a conservare la creatività nonostante queste limitazioni.
Cosa mi appassiona del mio mestiere
Ciò che mi motiva è la possibilità di svolgere un lavoro manuale, in diretto contatto con i prodotti grazie al disegno. La cosa fantastica del mio mestiere è che nonostante i dieci anni di carriera non mi annoio mai perché le novità sono all’ordine del giorno e con esse nascono sempre nuove storie da raccontare. Sono molto orgogliosa di lavorare da Patou, di poter partecipare da tre anni alla rinascita di questa Maison storica e di vedere le persone per strada indossare le nostre creazioni.
Il mio consiglio per i giovani alle prime armi
Osservare il mondo che li circonda, perché qualsiasi cosa può essere fonte d’ispirazione. È fondamentale nutrirsi di cose molto diverse tra loro e, come ho già detto, non autoimporsi delle barriere, soprattutto all’inizio della carriera. È indispensabile conservare questa libertà.